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Frattura a tibia e perone, Rossi operato: Mondiale a rischio

Valentino è caduto al Mugello durante il secondo turno di prove ufficiali: frattura alle ossa inferiori della gamba destra. Verrà sottoposto a intervento chirurgico nel pomeriggio al Cto di Firenze. L’esperto: “Ci vorrano almeno 3-4 mesi”.

 

 

 

Finisce decisamente male il week end del Gp d’Italia per Valentino Rossi. Il pilota-mito del motociclismo aveva iniziato il suo sabato, come di consueto da qualche stagione a questa parte, con un nuovo casco che, in questa edizione, reca una carta jolly nella parte superiore.  Rossi era all’attacco, per confermare, nonostante il fastidio alla spalla – causato da una caduta in allenamento con la moto da cross – la sua supremazia sul compagno di squadra, lo spagnolo Jorge Lorenzo, attuale leader della classifica iridata. Le prove libere dovrebbero servire per finire la messa a punto della moto in vista del turno di prove ufficiali del pomeriggio, ma il livello era già molto elevato.

Rossi a circa 15 minuti dalla fine del turno era terzo, davanti a tutti c’era Jorge Lorenzo. Rossi passa sul rettilineo, stacca forte, va verso la prima curva, sale sulla collina. Il suo compagno di squadra sembra migliorare il suo tempo e Valentino arriva dentro le due curve “Biondetti”, via la prima, mentre nel cambio di direzione non si capisce bene cosa sia successo. Sullo schermo il blu e il giallo che fanno la livrea di Rossi si mischiano. Poi l’immagine che ogni motociclista non vorrebbe mai vedere. Valentino è a terra, si tiene la gamba destra. Da sotto il casco si vede la smorfia di dolore. Ecco cosa è successo: nel cambio di direzione, la moto di Vale si ‘intraversa’, perdendo aderenza sulla gomma posteriore. Inevitabilmente, la stessa gomma, con l’abbassarsi della velocità di rotazione, riacquista la presa sull’asfalto trasformandosi in una balestra per Rossi che viene proiettato in aria per cadere pesantemente sulla gamba destra.
I soccorsi, tempestivi ed efficaci del circuito del Mugello, trasferiscono Vale nel centro medico della pista della Ferrari. Tra i medici che si precipitano da Rossi c’è Claudio Costa della Clinica Mobile e Claudio Macchiagodena, medico responsabile della Dorna. Le condizioni non sono buone, i due sanitari lo capiscono subito. Tra i primi a uscire dal centro medico c’è Katie Baines, addetta stampa del Team Yamaha che avverte i giornalisti della lesione di Valentino. Rossi ha una frattura esposta della tibia e del perone della gamba destra e come se non bastasse l’osso è uscito dalla gamba, fortunatamente senza ledere vasi sanguigni o nervi. Vale viene quindi sedato.

Nel frattempo la notizia si sparge nell’autodromo e una folla di tifosi difficile da contenere, arriva al centro medico. Il dolore deve essere atroce per Rossi, che ha accanto a se Claudio Costa, vero angelo custode per i piloti della Motogp. “La frattura è più seria di quello che ci aspettavamo – dice Costa – per il fatto di essere esposta e scomposta. Speriamo che Vale riesca a risorgere da questa frattura e dal dolore”. Costa è visibilmente commosso e alla domanda riguardo al decorso clinico della guarigione, riusciva a dire: “Adesso non riesco a rispondere, non ce la faccio”. E’ Claudio Macchiagodena a ribadire: “Ci vorranno dalle 6 alle 8 settimane dipende da molti fattori”. Immediatamente si organizza il trasferimento di Valentino, con l’elicottero, al CTO di Firenze dove il centauro di Tavullia è arrivato per le 12.50 e nel pomeriggio verrà operato dal primario, il prof. Buzzi. Nel frattempo per Rossi, tifoso interista, arrivano anche gli auguri di pronta guarigione della società nerazzurra attraverso il proprio sito internet.

Il parere dell’esperto – Normalmente una frattura esposta, quando cioè l’osso fuoriesce dalla pelle, come accaduto a Valentino Rossi, richiede, in assenza di complicazioni, sei mesi di tempo per il recupero, ma un bravo sportivo se la può cavare in 3-4 mesi. Lo dice all’Agi il primario di Ortopedia dell’Istituto Neurotrautomatologico Italiano (Ini) di Grottaferrata Francesco Bove, riferendosi all’infortunio capitato a Valentino Rossi. “L’unico pericolo è costituito dall’infezione perché l’osso – avverte Bove – si è esposto, è uscito dalla pelle venendo a contatto con il terreno e l’asfalto ricco di germi”. In casi del genere “immediatamente va fatta una profonda pulizia – spiega Bove – dei monconi ossei: e adesso, giustamente, bisogna aspettare alcuni giorni perché la situazione sia ottimale per favorire l’intervento chirurgico, in quanto il campo operatorio deve esser pulito. Ovvio che la prognosi resti riservata perché lo sviluppo della situazione si vedrà nei prossimi giorni”.

In presenza di una frattura esposta, per il cui trattamento “è preferibile – aggiunge il Primario dell’Ini – impiegare fissatori esterni”, i tempi di recupero arrivano fino a sei mesi, “sempre – precisa – in assenza di complicazioni”. E per la riabilitazione? “E’ rapida e comunque per riprendere il tono muscolare serve pur sempre qualche mese – risponde Bove – Le nostre previsioni sul recupero molto dipendono dagli eventi e vengono fatte per step successivi: se tutto va bene, come mi auguro, credo che Valentino Rossi, che è un bravo sportivo, ce la possa fare in 3-4 mesi”.

Frattura a tibia e perone, Rossi operato: Mondiale a rischioultima modifica: 2010-06-05T15:11:53+02:00da
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