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Mr.T è proprio arrabbiato: «Il film sull’A-Team non mi piace per niente»

LA PELLICOLA ARRIVA IN ITALIA IL 18 GIUGNO. «Troppa violenza e troppo sesso: lo spirito è completamente diverso dalla nostra serie»

Far arrabbiare uno come Mr T (al secolo, Laurence Tureaud) non è mai stata una mossa intelligente, come confermerebbero le decine di cattivi presi a pugni dal sergente Bosco P.E. Baracus nei 97 episodi dell’A-Team, il telefilm degli anni Ottanta che fece la fortuna di questa montagna di muscoli e dei suoi compagni di avventura. Eppure quelli di Hollywood ci sono riusciti, mettendo insieme un film da 180 milioni di dollari (150 milioni di euro) che, nelle intenzioni, doveva essere un remake-omaggio all’omonima serie ma che, nella realtà, si è trasformato in una pellicola tutta sesso e violenza, lontanissima dai principi che, invece, erano alla base del telefilm e che ne hanno decretato il successo mondiale.

LA PARTE RIFIUTATA – «Mi avevano offerto di fare un cameo – ha spiegato al Sunday Express un furibondo Mr T – ma ho rifiutato, perché sapevo che cosa sarebbe successo. Nel film c’è un sacco di gente che muore ed è pieno di sesso, mentre nella nostra serie non si faceva male nessuno ed era fatto tutto per ridere e divertire le famiglie. Ma questi elementi ormai non sembrano interessare più a nessuno». Grazie al taglio da moicano e a quell’aria truce, Mr T entrò nell’A-Team senza provino, meritandosi sul campo il soprannome di P.E. (pessimo elemento – bad attitude in inglese) e diventando immediatamente il personaggio più amato della serie, soprattutto fra i giovanissimi, che ne cominciarono ad imitare i modi di dire e il look da rapper, con tanto di catenone al collo e anelli sulle dita. «Non ho dubbi sul fatto che il film sbancherà i botteghini – ha proseguito l’attore intervenendo alla prima a Los Angeles la scorsa settimana – ma non ha niente a che vedere con lo show che mettevamo in piedi noi ogni settimana».

LA VERSIONE ORGINALE – Nella versione originale, l’A-Team era formato da un gruppo di veterani del Vietnam, un tempo appartenenti alle forse speciali americane, che viveva in fuga perenne e ricercato dalle autorità a causa di un reato mai commesso; nella versione cinematografica, il commando di ex combattenti (formato da Liam Neeson – Capitano Smith, Bradley Cooper – Faceman, Sharlto Copley – Murdock, Quinton «Rampage» Jackson – Bosco P.E. Baracus e Jessica Biel – Capitano Carissa Sosa) arriva dall’Iraq e cerca di dimostrare la propria innocenza per crimini di guerra infondati. «È triste vedere come il nostro approccio a cuor leggero sia stato sostituito dal più crudo realismo – ha detto ancora Mr T – e come al giorno d’oggi non si possa fare a meno del sesso. Noi abbiamo retto cinque anni senza avere una scena bollente, ma adesso non puoi farla franca». Anche Dirk Benedict, che nella serie tv interpretava Templeton «Faceman» Peck, si è detto assai deluso dal film, che uscirà nelle sale italiane il prossimo 18 giugno (negli Usa arriverà una settimana prima), e nel quale appare per un brevissimo istante. «Se sbatti le palpebre, non mi vedi nemmeno – ha raccontato l’attore, ancora decisamente arrabbiato – e rimpiango davvero di aver partecipato, perché la mia è una non-parte. Loro volevano solo essere in grado di dire “abbiamo anche il cast originale”, ma non è affatto così. Io appaio per appena tre secondi e lo considero una specie di insulto». Completavano il cast originario George Peppard, indimenticato John «Hannibal» Smith, scomparso nel 1994, e Dwight Shultz, che faceva la parte dello «schizzato» Murdock. Quest’ultimo, ha preso parte pure lui al film di Joe Carnahan, ma non ha voluto rilasciare commenti. Forse perché bastavano quelli dei due compagni.

Simona Marchetti

Mr.T è proprio arrabbiato: «Il film sull’A-Team non mi piace per niente»ultima modifica: 2010-06-07T10:12:11+02:00da
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