DOPO IL CASO DI UN ADOLESCENTE INGLESE. Vengono considerati poco più che giocattoli ma possono danneggiare la retina, se usati in modo improprio
![]() |
LIVERPOOL – L’allarme arriva dal British Medical Journal, che ha appena riferito il caso di un adolescente inglese arrivato all’ospedale di Liverpool lamentando un peggioramento della vista. Pochi giorni prima aveva acquistato su Internet un puntatore laser verde a diodi e, mentre ci giocava, si è puntato il fascio di raggi verso gli occhi. Kimia Ziahosseini, il medico che l’ha visitato, si è accorto che il ragazzo si è procurato in questo modo una vera e propria maculopatia.
RETINA – In pratica, il laser ha danneggiato una zona della retina e ciò ha provocato uno scotoma, ovvero la comparsa un’area scura nel campo visivo. I test condotti in ospedale hanno rivelato delle vere e proprie bruciature sulla superficie dell’occhio e alterazioni retiniche. «A distanza di due mesi dall’incidente il ragazzo ha recuperato la vista, ma rimane a rischio di sviluppare problemi in futuro per colpa del danno subito dalla retina», ha dichiarato Ziahosseini. Il laser può danneggiare la retina attraverso il calore o con meccanismi fotochimici; l’entità del danno dipende dalla potenza del laser, dalla sua lunghezza d’onda, dalla durata dell’esposizione e anche dalle caratteristiche individuali, ad esempio la grandezza della pupilla. Nella maggior parte dei casi l’effetto è quello che si ha quando per sbaglio ci troviamo a guardare una fonte di luce intensa, come una lampadina: rimaniamo abbagliati, resta l’”ombra” della luce per qualche minuto ma niente di più. Oppure, può capitare di procurarsi una piccola bruciatura sulla cornea.
DANNI – «Anche se viene leggermente compromessa la cornea non c’è nulla di cui preoccuparsi, di solito: si forma una piccola cicatrice che poi, con il tempo, ritorna trasparente e non pregiudica la vista – spiega Matteo Piovella, segretario della Società Oftalmologica Italiana –. Il guaio è se si danneggia la retina, come nel caso del ragazzo inglese: si tratta di un tessuto che non è riparabile, per un incidente così banale si rischia di perdere fino all’80 per cento della vista. Evitarlo è semplicissimo, basta seguire la precauzione scritta a caratteri cubitali su qualsiasi puntatore laser: non bisogna dirigere il fascio verso gli occhi». La UK Health Protection Agency ha commentato il caso sottolineando che i puntatori laser in vendita per vie legali hanno scarsa potenza (meno di un milliwatt) e non possono creare danni di questa gravità; Piovella conferma e aggiunge: «In genere si tende a considerare i puntatori laser poco più di un giocattolo, non si pensa a loro come a un “vero” laser. Invece lo sono eccome: la maggior parte non ha una potenza tale da fare molti danni anche se accidentalmente vengono puntati verso gli occhi, ma bisogna sempre pensare alla possibilità di errori di fabbricazione o a un cattivo uso da parte nostra. Morale, vale la regola di non puntarlo mai negli occhi. Perdere la vista per un’imprudenza simile sarebbe di una stupidità imperdonabile», conclude l’oculista.
Elena Meli