Nuovo affondo del presidente del Consiglio contro i giudici. Il premier promette una “imminente riforma” della giustizia e parla dei programmi Rai che definisce pollai in cui si diffama il premier: “Tutti i talk show Rai contro di noi tranne uno”
Riforma della giustizia, Rai, ici, par condicio. Questi alcuni degli argomenti affrontati da Silvio Berlusconi che sul sito forzasilvio.it ga risposto alle domande dei simpatizzanti di partito.
L’intervento più forte è quello contro la giustizia e i programmi di Viale Mazzini, pollai in cui si diffama il premier.
Le toghe politicizzate puntano a rovesciare il voto – Silvio Berlusconi ha rivolto un nuovo attacco ai magistrati: esiste una “anomalia grave”, quella di una certa parte di giudici “politicizzati” che quando non condividono una legge la “impugnano” e la portano davanti alla Corte Costituzionale, che “è costituita da una maggioranza di giudici di sinistra” e la fanno abrogare. Per la necessità di “porre rimedio a questa anomalia”, ha spiegato, è “ormai imminente” una “grande riforma della giustizia alla quale stiamo lavorando”.
Secondo il presidente del Consiglio alcuni giudici hanno come “obbiettivo rovesciare per via giudiziaria il risultato elettorale, il voto della gente”. E ha aggiunto: “Quando una legge votata da questa maggioranza non è da loro condivisa, impugnano questa legge, la portano davanti alla Corte costituzionale costituita in maggioranza da giudici di sinistra e ne ottengono l’abrogazione”. “E questo la sinistra lo chiama rispetto delle regole, ma è l’esatto contrario, è la negazione della democrazia, è un’anomalia grave che non va confusa con lavoro della grande maggioranza dei magistrati che sono persone perbene”.
Immediata la riposta del segretario del Pd Pierluigi Bersani. “Quando il premier parla di giustizia, non si sa mai cos’abbia in testa. La sta già azzoppando in modo molto serio con la legge sulle intercettazioni”. “Combatteremo su quella – osserva Bersani riferendosi al ddl sulle intercettazioni – e se ne arriveranno altre combatteremo su altre”.
I talk show Rai contro il governo – Silvio Berlusconi, sul sito Internet dei simpatizzanti del Pdl ha risposto anche a domande relative alla situazione in cui versa la tv italiana. “La sinistra continua a ripetere come un mantra che il presidente del Consiglio controlla tutte le televisioni”, ma in Rai “tutti i talk show tranne uno sono contro il premier e il governo” ha affermato. Per quanto riguarda Mediaset il premier ha aggiunto che, a parte Emilio Fede “l’ultimo dei Mohicani che fa il tifo per me”, tutte le altre trasmissioni sono assolutamente “super partes”. E ha aggiunge: “Per apparire in Tv, il premier in Italia dispone di una conferenza stampa di fine anno oppure di uno o due talk show all’anno dove i temi sono scelti da altri e i tempi sono cosi’ ristretti da impedire una comunicazione efficace”. Tra l’altro c’è “una comunicazione che considero del tutto impossibile nei pollai allestiti” in alcune trasmissioni dove “si fa solo diffamazione e disinformazione a vantaggio di una stessa parte politica che è la sinistra”.
Iva – A proposito dell’Iva, Berlusconi ha dichiarato che si tratta di “una promessa che il nostro governo ha mantenuto”. L’Iva per cassa, ha aggiunto “è uno dei primi provvedimenti varati come governo dopo le elezioni, la complessità della materia ha reso necessario un regolamento attuativo, ma dall’aprile 2009 è vigente e, a quanto mi risulta, applicata”.
Par condicio – Sul sito forzasilvio.it il presidente del Consiglio ha inoltre preannunciato una riforma della par condicio. “Per impedirmi di comunicare in tv la sinistra si è anche inventata la legge della cosiddetta par condicio”; “appena possibile dovremo rivedere da cima a fondo le regole sulla comunicazione politica in televisione”.