1-1 COL PARAGUAY. Il centrocampista pareggia la rete di Alcaraz.«Montolivo ha fatto una gara straordinaria, ma come lui molti altri». Il ct azzurro: «Il rammarico più grande è proprio per il risultato, meritavano di fare bottino pieno»
CITTÀ DEL CAPO (Sudafrica) – Primo giro di danza, l’Italia rischia di finire gambe all’aria ma resta in piedi. L’importante era non perdere contro il Paraguay, la più forte del girone, e il pareggio finale centrato in rimonta con rete di De Rossi lascia intatte le occasioni di qualificazione. Quanto al gioco, quella è tutta un’altra storia.
SOTTO IL DILUVIO – Piove a dirotto, soffia il vento e fa freddo al Green Point Stadium di Città del Capo. E non è la notizia più brutta nella prima ora di gioco di un’Italia volenterosa ma confusionaria e che deve fare i conti anche con l’infortunio di Gigi Buffon uscito all’intervallo per un problema muscolare (nervo sciatico). Lo sostituisce il debuttante Marchetti.
TAMBURELLO SUDAMERICANO – Ritmo lento in avvio. Il match è in linea con questo inizio di Mondiale che non brilla per poesia e bellezza di gioco. L’Albirroja si dedica solo al contenimento. Lascia che siano i lippiani a occupare il centro del ring aspettando l’attimo per colpire. E la svolta arriva. Punizione al 39’ dalla tre quarti di Torres per la testa del carneade Antolin Alcaraz, difensore appena pasato dal Bruges al Wigan, che anticipa Cannavaro e trova l’angolo giusto per battere Buffon. Gli azzurri, va detto, ci provano ma quando arrivano dall’altra parte trovano un muro. Qualche sprazzo solo da Montolivo. Il viola non ha paura di prendere l’iniziativa ma in fase conclusiva non è ficcante. Marchisio si limita al piccolo cabotaggio. Da minimo sindacale (l’esame da trequartista è fallito di nuovo). La partita di Criscito è piena di imbarazzi. E Iaquinta, il Kuyt italiano, macina sì raddoppi e coperture ma quando spinge è troppo solo. Anzi è il Paraguay ad andare vicino al colpo del ko nella ripresa con Vera che da dentro l’area spara alto a Marchetti immobile.
SI CAMBIA – Fallito lo schema 9-1 (una punta di peso e nove uomini che attaccano e difendono), che non porta mai alla costruzione di una manovra d’attacco fluida, Lippi decide di cambiare. Prima scambia le fasce a Pepe e Iaquinta e al 13’ della ripresa ridisegna anche la squadra inserendo Camoranesi per uno spento Marchisio, sempre ai margini della manovra. Abbandonato il 4-2-3-1 si torna al 4-4-2 e sembra un’altra Italia. In cinque minuti De Rossi riaggiusta il Mondiale. Al 18’ su angolo di Pepe, è vincente la scivolata del romanista che approfitta anche di una mezza uscita a vuoto di Villar. Il pareggio rianima i campioni del mondo in carica, che prendono possesso del campo e mettono alle corde i non trascendentali sudamericani. Le conclusioni dalla distanza di Pepe prima e Montolivo poi potrebbero anche trasformare una serata che sembrava da tregenda in un trionfo. Ma sarebbe stato troppo.
![]() |
Marcello Lippi (Epa) |
CITTÀ DEL CAPO – «Partite come queste vanno vinte». È il primo commento di Marcello Lippi appena terminata la patita Italia-Paraguay ai microfoni di Rai 1. «Il rammarico più grande è proprio per il risultato, meritavano di fare bottino pieno», ha proseguito il ct azzurro. «I paraguayani l’unica volta che si sono avvicinati alla nostra porta hanno fatto gol. Loro si sono limitati a controllare e non hanno fatto niente, noi abbiamo fatto la partita. C’è stata una bella reazione, ma dobbiamo fare di più sotto porta e sottorete».
BUFFON – Lo stesso Gigi Buffon a fine partita rassicura sulle sue condizioni: «Si tratta di un risentimento al nervo sciatico, spero di recuperare in due giorni. Temevo di essermi strappato».
CONFERENZA STAMPA – Poi Lippi ha parlato in conferenza stampa: «Il cambio di Buffon è stato ulteriormente grave perché abbiamo perso la possibilità di effettuare un’altra sostituzione».
– Sul gioco: «Nel primo tempo i paraguayani erano molto arroccati e chiusi e non ci hanno mai creato pericoli. Hanno risparmiato energie perché erano sempre lì dietro. Noi nel finale abbiamo giocato con quasi quattro attaccanti».
– Sulla mancanza di tiri in porta, specie nel primo tempo: «Dobbiamo crescere sotto il profilo delle conclusioni. Ma siamo appena all’inizio del mondiale e cresceremo anche sotto questo profilo».
– Su Montolivo: «Ha fatto una partita straordinaria. Una gara di grandissima quantità e qualità. Ma tanti altri hanno giocato bene come lui». Su De Rossi: «Ha avuto qualche acciacco, ma è stato un crescendo. Tutti sono stati in grande crescita e si è vista una squadra, l’Italia, molto più squadra del Paraguay».
– Sul futuro cammino dell’Italia: «Dobbiamo crescere come brillantezza in avanti, stasera abbiamo giocato su un terreno bello ma scivolosissimo sul quale controllare la palla è stato molto difficile. L’approccio psicologico alla prima partita è stato importante. La squadra c’è, speriamo che l’abbiano capito in molti».
– Sul recupero di Pirlo: «Spero si averlo per la terza partita contro la Slovacchia».
DE ROSSI – «È stato mio gol più importante in Nazionale», ha detto il centrocampista della Roma. «Siamo stati ingenui sul primo gol – si riferiva a lui e Cannavaro, ndr – ma poi ci siamo ripresi: siamo stati bravi e fortunati. È dura se vai sotto, ma il girone è ancora piedi anche se avessimo perso». Continua De Rossi: «Non ho mai avuto dubbi sul fatto di essere in grado di giocare oggi. Il campo era pesantissimo, pioveva davvero molto». Poi a una domanda se considera la partita dell’Italia un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: «È mezzo pieno», ha concluso l’azzurro.
MONTOLIVO – Il centrocampista della Fiorentina: «Ero emozionato, ma la prestazione di tutta la squadra è stata importante. L’intesa con De Rossi è stata ottima: mi trovo bene in questa posizione in campo. Fino al 90′ abbiamo tentato di vincere la partita. Mi godo questa prestazione e abbiamo cinque giorni per preparare la partita con la Nuova Zelanda».
CANNAVARO – Il capitano azzurro Fabio Cannavaro analizza gli errori: «Una disattenzione su un calcio piazzato ci stava costando caro. Abbiamo parlato di questo con il gruppo e ci siamo detti di dover stare più attenti perché in un mondiale devi sbagliare meno possibile. C’è stata la reazione, abbiamo corso e lottato, siamo soddisfatti. Oggi c’è stato un pareggio, ma al di là del punteggio la prestazione è buona. I giocatori che sono qui sono i migliori che abbiamo nel campionato».
IL CT DEL PARAGUAY – Soddisfatto per il risultato il tecnico dei sudamericani, Gerardo Martino. « Siamo stati al di sotto di quello che ci si aspettava? Bisogna tener conto dell’importanza dell’avverario. Siamo stati ordinati e nel secondo tempo ci siamo difesi molto, poi si è fatto male Santana e non avevamo più cambi. Penso sia un risultato buono», ha sottolineato il ct paraguayano. «Era la prima partita, c’erano tante aspettative, molta ansia e un po’ di nervosismo: è un risultato che deve essere di stimolo e che ci deve far pensare a cosa fare per migliorare».
Redazione online
LIPPI CONTINUA AD AFFERMARE CHE LE SUE SCELTE SONO STATE LE MIGLIORI E CHE IN ITALIA NON E’RIMASTO NESSUN CAMPIONE,ALLORA CASSANO,BALOTELLI,BORRIELLO,ROSSI SONO INFERIORI AL DELUDENTE BLOCCO JUVENTINO TRANNE CHELLINI,AI FANTASMI DEGLI ATTACCANTI COME GILARDINI,PAZZINI,IAQUINTA,IL GRANDE DI NATALE (CHE PUO’ GIOCARE SOLO NELL’UDINESE).MA CHE CREDEVA CHE PORTANDO I VECCHIETTI DEL 2006 AVREMMO RIVINTO IL MONDIALE,CARO SIG. LIPPI FINCHE’ NON TI SVEGLI DA QUESTO SOGNO NON VINCIAMO NEANCHE LA COPPA ALGIDA.MI RACCOMANDO CONTRO LA SQUADRA DI HAMSIK FAI STARE FUORI PEPE E METTI DI NUOVO IN CAMPO QUEL MORTO DI CAMORANESI.SE ANDIAMO AVANTI SARA’ SOLO X FORTUNA E NON X MERITO.
Wow this information is great! Thanks this has helped me alot! Im sure your post’s are one of the best out there! always
so acurate!