Bce: «Subito riforme strutturali. Forse necessarie altre misure». La Merkel: «Bisogna tassare chi ha messo a rischio il mercato»
![]() |
Il palazzo del Consiglio europeo a Bruxelles (Ansa) |
BRUXELLES – «Bisogna tassare chi ha messo a rischio il mercato»: lo ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, sostenendo «l’idea sia una tassa sulle banche sia di una tassa sulle transazioni finanziarie». Per la cancelliera – che ha parlato arrivando al vertice dei leader della Ue in programma a Bruxelles – «i mercati finanziari devono essere resi più responsabili».
CONSIGLIO EUROPEO – E proprio dal vertice europeo di Bruxelles dovrebbero arrivare le prime decisioni di riforma del sistema finanziario europeo. Nella bozza che sarà discussa dal Consiglio Europeo si legge che i Paesi dell’Unione Europea dovrebbero introdurre un «prelievo» sugli istituti finanziari per far sì che contribuiscano al costo della crisi. Il prelievo sulle banche, si sottolinea nella bozza di conclusioni, dovrebbe comunque essere parte di un quadro «credibile». Per i 27 occorre quindi portare avanti con «urgenza» la valutazione sulle caratteristiche del prelievo e le questioni relative a «condizioni di parità» nella sua applicazione. Il vertice chiede quindi a Consiglio e Commissione di portare avanti i necessari approfondimenti e riferire nuovamente in materia al vertice che si terrà il prossimo ottobre.
Rafforzare la parte sia preventiva che correttiva del Patto di stabilità e crescita con possibili sanzioni o incentivi collegati al risanamento dei conti pubblici: anche su questa necessità il Consiglio Europeo concorda secondo sempre quanto si legge ancora nella bozza di conclusioni. L’apposita task force istituita a livello Ue dovrà quindi portare avanti i lavori su questo fronte «al fine di disporre di un sistema coerente e progressivo che assicuri condizioni di parità negli Stati membri». Si terrà debitamente conto – si legge sempre nella bozza – della situazione particolare degli Stati membri appartenenti alla zona euro e degli obblighi ai sensi dei Trattati». Tutti i Paesi dell’Unione Europea dovranno disporre di regole di bilancio nazionali e quadri di bilancio a medio termine in linea con il Patto di stabilità. Per quanto riguarda la disciplina di bilancio, «gli istituti di statistica dovrebbero essere pienamente indipendenti» e deve essere assicurata la qualità dei dati statistici.
«Tutti gli Stati membri sono pronti, se necessario, a prendere misure aggiuntive per accelerare il risanamento di bilancio» si legge ancora nel progetto di conclusioni del Consiglio Ue, nel quale si ricorda come «vari Stati membri hanno di recente rafforzato e concentrato nella parte iniziale il risanamento dei conti pubblici». Nella bozza si legge ancora come nel mettere a punto nuove manovre «la priorità dovrebbe essere data a strategie di risanamento dei conti pubblici favorevoli alla crescita e imperniate soprattutto sul contenimento della spesa. Il miglioramento del potenziale di crescita dovrebbe essere considerato fondamentale per agevolare il risanamento dei conti pubblici nel lungo termine».
BCE – E le decisioni che si appresta a varare il Consiglio europeo trovano concorde anche la Bce. La Bce «condivide appieno il punto di vista dei ministri finanziari dell’Eurozona riguardo alla priorità di arrestare e invertire l’incremento del rapporto debito-pil e accoglie con soddisfazione l’impegno di intraprendere un’azione immediata a tal fine» scrive la banca centrale nel bollettino mensile di giugno.
RIFORME STRUTTURALI – La Bce invita ancora i governi a procedere nelle riforme strutturali per garantire una ripresa della crescita e dell’occupazione. La banca centrale europea avverte inoltre che «i paesi che presentano problemi di competitività nonchè squilibri interni devono intervenire con urgenza». A tal fine, osserva l’Eurotower, le contrattazioni salariali dovrebbero consentire un opportuno aggiustamento dei salari alle condizioni di competitività e di disoccupazione. Altrettanto essenziali sono le misure tese a incrementare la flessibilità dei prezzi e la competitività non di prezzo. La Bce stima per il prossimo futuro di Eurolandia «un ritmo di crescita moderato nell’area dell’euro, a fronte di perduranti tensioni in alcuni segmenti dei mercati finanziari e di un livello insolitamente elevato di incertezza». La banca centrale ritiene che tra i fattori che potrebbero frenare la ripresa figurino «il processo di aggiustamento dei bilanci in corso in diversi settori» e «le prospettive di debolezza del mercato del lavoro». «In prospettiva le aspettative per l’occupazione sono migliorate dai loro minimi, ma suggeriscono tuttora ulteriori, seppur relativamente moderati aumenti della disoccupazione nell’area dell’euro nei mesi a venire» scrive ancora la Bce dopo aver ricordato che ad aprile il tasso dei senza lavoro ad aprile nell’Eurozona ha toccato il 10,1% al livello più elevato dal 1998.
Redazione online