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Sorteggio Italia? E’ già successo nel ’68 e andò di lusso

E’ capitato un’altra volta che il nostro destino venisse deciso da una monetina lanciata in aria. Nell’unica edizione degli Europei finita con la vittoria azzurra. Che sia, dunque, un nuovo benevolo segno del destino?

Successe un’altra volta che il destino dell’Italia venisse deciso da una monetina lanciata in aria. Ci andò benissimo allora, anno 1968, l’unica edizione dei campionati europei che si chiuse con un successo italiano. La semifinale con l’Unione Sovietica a Napoli finì sul pareggio, 0-0, anche dopo i supplementari. Non c’erano i rigori, la finalista andava decisa dalla sorte.

Nel chiuso dello spogliatoio del San Paolo solo l’arbitro tedesco occidentale Tschenscher e i due capitani, quello italiano era Facchetti. La prima monetina – raccontano i testimoni dell’epoca – finì sotto la pedana della doccia, ma si scelse di non sollevarla. Altra moneta e finale assegnata all’Italia. Alla fine della giornata la pedana fu rimossa per le pulizie, e la prima monetina recuperata: avrebbe vinto l’Unione Sovietica giura chi c’era.

Il cammino verso il  titolo fu ancora più tormentato: la prima finale contro la Jugoslavia si concluse con un pareggio (1-1), il regolamento imponeva la ripetizione dell’incontro: vinsero gli azzurri, 2-0 con gol di Riva e Anastasi, gli azzurri erano stati appena rifondati da Valcareggi dopo l’umiliazione della Corea, nel ’66. Tra i campioni d’Europa c’era anche Roberto Rosato, difensore tra i più forti che l’Italia abbia mai prodotto. Se n’è andato in queste ore, e l’impresa del ’68 era stata evocata proprio in suo onore. Un segno del destino?

Sorteggio Italia? E’ già successo nel ’68 e andò di lussoultima modifica: 2010-06-21T15:20:59+02:00da
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