Botta e risposta. Il presidente della Camera: «Sortite leghiste minano la coesione». Calderoli: «Noi lavoriamo per il federalismo»
Gianfranco Fini |
ROMA – All’indomani del raduno leghista di Pontida, Gianfranco Fini torna a criticare certe «sortite estemporanee» del Carroccio che rischiano di «minare la coesione nazionale». Secondo il presidente della Camera, la Padania è semplicemente una «felice invenzione propagandistico-lessicale», un «neologismo», perché fra Cadore e Tigullio non c’è «assolutamente nulla» in comune. «O si è italiani o non si ha altra identità che non sia assolutamente localizzata» aggiunge il co-fondatore del Pdl durante il convegno «Patriottismo repubblicano e unità nazionale» organizzato dalla fondazione Spadolini e dalla fondazione “Farefuturo”.
COESIONE – L’importante, sostiene Fini, è «non derubricare come goliardate fini a se stessi» certi «abili tentativi» che vanno a incidere sulla cultura popolare. «Le sortite della Lega che cita la Padania e ironizza sull’inno sono propagandistiche» aggiunge il presidente della Camera. Bisogna però «contrastare in modo molto netto queste intenzioni», aggiunge, «perché il vero pericolo è che la coesione nazionale rischia di affievolirsi». La migliore risposta è una «azione culturale e pedagogica tesa a riaffermare cosa si intenda per nazione». Altrimenti si può avere una «derubricazione dell’italianità a una semplice operazione museale».
CALDEROLI – Dopo le dichiarazioni di Fini, non si fa attendere la replica del Carroccio. «La Lega Nord, come ha ribadito Umberto Bossi dal palco di Pontida – assicura il ministro Roberto Calderoli – ha preso la strada del federalismo. Tutto il resto è privo di fondamento». «È proprio per questo – prosegue – che tre ministri, Bossi, Tremonti e Calderoli, stanno lavorando a mille per poter portare entro giugno la relazione tecnica sul federalismo e quattro decreti legislativi, relativi all’autonomia impositiva di Comuni e Province e ai costi e ai fabbisogni standard». «C’è chi lavora per realizzare il federalismo, e conseguentemente la coesione, e chi, invece, si dedica alla filosofia…».
ZAIA – Più tardi tocca a Luca Zaia rispondere a Fini. «Se la Padania è un’invenzione – sostiene il governatore del Veneto ad Affaritaliani.it – allora lo sono anche il Sud e la questione meridionale». «La Padania intesa come area socio-culturale, economica e politica – aggiunge – è una realtà censita a livello nazionale e internazionale dai più autorevoli osservatori». «Dire che non esiste una macro-area come la Padania – prosegue – significa non conoscere lo stato dell’arte della situazione. Significa negare l’evidenza, ovvero l’Italia a due velocità ormai riconosciuta in tutto il mondo». «Sono convinto che non metta a rischio il governo – dice l’esponente del Carroccio, sempre riferendosi alle parole di Fini – perché la Lega c’era anche prima delle elezioni, è servita a vincerle e per mandare al governo questa coalizione e serve per continuare a governare e fare le riforme. La Lega si conferma un alleato fedele nel rispetto degli impegni presi con il popolo».
Redazione online
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