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Beppe Grillo: “A Pomigliano un referendum ignobile”

“Uno Stato vero” non avrebbe mai permesso che si dovesse scegliere se “lavorare senza diritti o morire di fame”. Intervistato da SKY TG24, il comico genovese interviene su crisi economica, partiti, libertà di stampa, Tremonti, Fini e Bossi.

 

Quello di Pomigliano è “Referendum ignobile: uno Stato vivo, vero non avrebbe mai permesso che si tenesse un referendum che dice o lavorate senza diritti o morite di fame”. Così Beppe Grillo intervistato da SKY TG24 la sera di martedi 22 giugno.
E ancora: “La Fiat non deve più fare macchine. Le macchine erano già in crisi prima della crisi. Non posso comprarmi cinque Panda per mantenere dei posti di lavoro che non servono a nessuno. Si deve riconvertire la produzione, le macchine non si possono più fare.” 

Secondo il blogger e leader del Movimento 5 stelle “abbiamo potenzialità straordinarie che emigrano ma per fare tornare queste persone basterebbe spazzare via questa immondizia che abbiamo come politica e come economia, cambiare questo sistema”. Per Grillo “questo è un paese che si è perso. E’ un paese morto”. “Stanno sderenandosi il cervello. Bisogna mandare a casa tutta questa classe dirigente. E’ un paese fallito”. La soluzione? “Bisogna fare una rivoluzione vera: sedersi lì e dire cosa sono le parole e cosa dobbiamo produrre”.

 

Beppe Grillo: “A Pomigliano un referendum ignobile”ultima modifica: 2010-06-24T13:00:57+02:00da
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