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Expo, Stanca dà le dimissioni e lascia il consiglio di amministrazione

L’’addio dell’amministratore delegato e onorevole del Pdl era dato per scontato. Bracco: «Forse mi si sta usando per una bassa manovra politica»

 

Lucio Stanca: addio a Expo (Salmoirago)

MILANO – Lucio Stanca non ha soltanto rassegnato le dimissioni da amministratore delegato ma, con una lettera trasmessa ai soci di Expo 2015 Spa, ha comunicato di avere abbandonato, con decorrenza immediata, lo stesso consiglio di amministrazione. Nella lettera, secondo quanto si è appreso da fonti qualificate, Lucio Stanca ha segnalato di essersi trovato nelle condizioni di non poter più svolgere il suo ruolo all’interno della società di gestione. Nelle quattro pagine della lettera, l’ex ad ha fatto riferimento alla comunicazione trasmessa nei giorni scorsi dal presidente Diana Bracco, che criticava la gestione manageriale di Stanca in ordine alle spese, ai programmi di contenimento del budget e ai ritardi nell’organizzazione del progetto. Di fatto Stanca ha lasciato il consiglio di amministrazione dopo aver appurato di non avere più la fiducia. Mezz’ora prima dell’inizio del cda l’ex amministratore delegato ha abbandonato la sede del Palazzo Reale senza rilasciare dichiarazioni.

I DISSIDI – In una lunga intervista al Corriere della Sera, Stanca aveva anticipato le sue motivazioni, attaccando in particolar modo la Bracco: «Sorprende che, dopo aver condiviso nel cda tutte le decisioni senza mai contestare o criticare nulla, abbia deciso di scrivere questa lettera inusuale, per usare un termine gentile, scegliendo toni e argomenti che sconcertano. Forse si sta usando Stanca ed Expo per una bassa manovra politica». Le dimissioni erano attese: già due giorni fa l’addio dell’amministratore delegato e onorevole del Pdl era dato per scontato. Si era pensato di costruire per lui un’uscita «morbida», affidandogli il posto di presidente che a quel punto sarebbe stato lasciato libero dalla Bracco. Ma la Bracco, a sua volta, aveva spiegato a tutti i suoi interlocutori di non essere intenzionata ad andarsene: e per essere più chiara aveva scritto il 15 giugno scorso la citata lettera, in cui aveva demolito, punto per punto, il business plan rivisto da Stanca dopo la richiesta dei soci di contenere i costi, considerati i tempi di crisi e le acque agitate in cui versa Expo.

LE MOTIVAZIONI – Sempre nell’intervista al Corriere, Lucio Stanca ha motivato il suo addio non con le polemiche ma con la nuova fase del progetto Expo. «Siamo passati – ha detto – dalla fase di programmazione, seguita finora, alla fase di realizzazione. In questa l’articolo 54 della Finanziaria cambia la governance e rende di fatto superata la figura dell’amministratore delegato, perché gli toglie poteri girandoli alla collegialità dei soci». A proposito delle polemiche sul suo doppio incarico come ad e parlamentare, Stanca ha parlato di strumentalizzazioni: «Si può essere anche in disaccordo sulle scelte o sulla gestione, ma si deve proteggere il patrimonio comune che è rappresentato da questa occasione straordinaria e unica di marketing per l’Italia».

L’IPOTESI SALA – L’ipotesi più gettonata è che, restando la Bracco alla presidenza, scompaia dalla governance la figura dell’amministratore delegato e venga inserito un direttore generale che i soci hanno già individuato in Giuseppe Sala, ex manager Pirelli, da 18 mesi direttore generale del Comune. Le trattative sono a uno stadio talmente avanzato che a Palazzo Marino si sta già affrontando il nodo del dopo-Sala: al suo posto potrebbe così arrivare uno dei suoi due vice, l’ingegner Antonio Acerbo, oggi responsabile di tutta l’area tecnica, direttore già ai tempi della giunta Albertini. Questa soluzione darebbe al sindaco Letizia Moratti la garanzia di continuità che ha chiesto, evitando scossoni ulteriori ad una macchina comunale che in questa legislatura è già stata molto provata.

Redazione online

Expo, Stanca dà le dimissioni e lascia il consiglio di amministrazioneultima modifica: 2010-06-24T12:34:06+02:00da
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