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Viareggio, un giuramento nel giorno del primo anniversario della strage

Il sindaco: «momento di speranza comune», Ibi Ayad, 21 anni, unica superstite di una famiglia marocchina scomparsa nello scoppio, è diventata italiana

 

Ibi con il sindaco di Viareggio Luca Lunardini (Milestone Media)

VIAREGGIO – Il primo anniversario della strage di Viareggio (29 giugno 2009, 32 vittime) inizia con un giuramento. Quello di Ibi Ayad, 21 anni, unica superstite di una famiglia marocchina (nell’esplosione ha perso padre, madre e due fratelli) diventata cittadina italiana. Emozionata, con la voce un po’ tremante e con l’accento simpaticamente straniero, Ibi ha ascoltato l’inno nazionale e poi ha pronunciato fedeltà alla Repubblica giurando, durante una cerimonia in comune davanti al sindaco Luca Lunardini, su una copia della Costituzione molto speciale che le ha regalato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

CERIMONIA – Subito dopo il giuramento, al quale hanno partecipato gli amici i parenti e il marito Hichmam Mehbi, operaio, sposato pochi mesi fa, Ibi ha ricordato la famiglia scomparsa nel disastro. «Diventare italiano era il sogno del mio babbo (che quella notte prima di morire era tornato a casa per salvare i fogli per chiedere la cittadinanza ndr) e di tutta la mia famiglia – ha spiegato la giovane – e oggi io l’ho presa per loro che non ci sono più. Sono orgogliosa di essere italiana e spero che questo riconoscimento possa alleviare un po’ il mio dolore. L’ha trasmetterò, quella italianità, ai miei figli, spero numerosi. Già questo è un grande dono che l’Italia ha fatto a me e a mio marito». Ibi lavora come aiuto cuoco in un ristorante versiliese, ma il suo sogno è quello di aprire una pasticceria. Sta seguendo un corso e ha già in mente ricette speciali. «Voglio unire la tradizione italiana e versiliese con quella marocchina», promette. Dopo aver letto il messaggio di auguri del presidente della Repubblica Napolitano, durante la cerimonia, il sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, ha parlato di «momento di speranza comune». «Ibi – ha sottolineato il primo cittadino – è sempre stata una nostra concittadina nel cuore, oggi lo è diventata davanti alla legge. Il dolore e il lutto che ha passato sono anche quelli di Viareggio». Ai margini della cerimonia Lunardini ha anche ricordato quella notte così tragica. «Io abito a poche decine di metri dalla stazione – ha raccontato – e ho assistito in diretta alla tragedia. La mia stanza si è tinta di rosso, poi un boato, il fuoco, le sirene, i morti». Le cerimonie per commemoratre la strage proseguiranno tutto il giorno. Dopo le testimonianze dei familiari, alle 20, allo stadio dei Pini di Viareggio, si svolgerà una preghiera interreligiosa. Poi dallo stadio partirà un corteo che attraverserà la città sino a raggiungere via Ponchielli, la strada dove abitava la gran parte delle vittime. Alle 23.48, ora del disastro, una ventina di automezzi di Pubbliche assistenze, Protezione civile e vigili del fuoco avvierà le sirene. In quel momento un treno passerà sui binari fischiando in ricordo delle vittime. Poi sarà silenzio, per le preghiere e i ricordi.

Marco Gasperetti

Viareggio, un giuramento nel giorno del primo anniversario della strageultima modifica: 2010-06-29T15:51:16+02:00da
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