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Come risparmiare sulla bolletta in quattro milioni e mezzo di case

IL DOSSIER. Parte la tariffa bioraria dell’elettricità. I più avvantaggiati? I single

 

MILANO – Accendere la lavatrice o la lavastoviglie di sera, di notte e nei fine settimana sarà più conveniente. Un poco più conveniente, va subito detto. Perché in questi orari (e giorni) il costo dell’energia elettrica sarà più vantaggioso. Debutta infatti la cosiddetta «tariffa bioraria per tutti». O almeno: da oggi, per cominciare, per quattro milioni e mezzo di famiglie, che ad agosto saliranno a undici e a fine anno venti. Praticamente quasi tutte quelle che ancora non hanno optato per un’offerta sul libero mercato (nove su dieci), che continuano a consumare in base alle tariffe regolate dall’Autorità per l’energia e che ora automaticamente si vedranno addebitare costi di consumo diversi a seconda del momento in cui il loro contatore inizierà a girare. Due tariffe, appunto. Una più vantaggiosa — indicata in bolletta come F23 — se si consuma dalle 19 alle 8 ma anche il sabato e nei giorni festivi. E una più alta — definita F1 — se si usa energia elettrica dalle 8 alle 19 dei giorni feriali quando la richiesta è più elevata.

Il «debutto» – ECL’introduzione della «bioraria» sarà graduale. Innanzitutto quanto a differenza tra le due tariffe: per i primi 18 mesi, e cioè fino alla fine del 2011, sarà limitata al 10%, dal 2012 sarà invece più marcata. Ma poi, come s’è detto, anche quanto a numero di famiglie interessate. Da oggi la «bioraria» viene applicata a famiglie che, spiega Marco Bulfon, responsabile Prezzi e Tariffe di Altroconsumo: «Utilizzano la tariffa del cosiddetto servizio di maggior tutela (indicato in bolletta con le sigle D2 e D3 monoraria); che nelle ultime tre bollette si sono ritrovati i consumi ripartiti nelle due fasce di riferimento; che sempre attraverso le ultime tre bollette sono stati informati del cambiamento a partire dal 1° luglio». Si tratta in ogni caso di famiglie già dotate del contatore elettronico già riprogrammato per leggere a distanza i consumi in base a fasce orari.

Cosa fare per risparmiare – L’autorità per l’energia ha fornito le indicazioni per risparmiare grazie alla fascia bioraria transitoria: «Bisognerà concentrare almeno i due terzi dei consumi (il 67%) nelle ore più vantaggiose». Aggiunge Bulfon: «Per chi già effettua più dei due terzi dei propri consumi nella fascia serale, potrebbe essere conveniente sottoscrivere già la cosiddetta bioraria a richiesta in cui la differenza di prezzo tra la fascia diurna e quella serale è più ampia». Per risparmiare bisogna utilizzare innanzitutto gli elettrodomestici che consumano di più negli orari in cui si spende meno. Vale a dire: lavastoviglie, lavatrici, forni elettrici. Ciascuno di questi «mangia» in media 2 kWh. Attenzione però al sovraccarico: il contatore elettronico è più preciso e superati i 3,3 kW (la potenza media) salta. E visto che aumentare la potenza costa, l’Autorità sta valutando la possibilità di garantire i 4 kW senza ulteriori costi per l’utente. La classe energetica di ogni elettrodomestico, va da sè, fa la differenza.

Avvantaggiati e svantaggiati
Ma la differenza maggiore in fatto di risparmi la farà il profilo della famiglia-consumatrice. Il single che lavora tutto il giorno accende lavastoviglie, lavatrice e ferro da stiro solo la sera o nel fine settimana non avrà difficoltà ad allinearsi alla «bioraria». Passaggio naturale anche per le famiglie che seguono lo stesso stile di vita. Dovranno aggiustare un po’ il tiro le famiglie che concentrano più di un terzo dei consumi elettrici tra le 8 e le 19. Svantaggiati invece i pensionati, le casalinghe e tutti quelli che lavorano in casa. Perché se è vero che un kWh nella fascia bassa costa un centesimo in meno, in quella alta ne costa uno in più.

Famiglie a confronto – Ma quanto effettivamente farà risparmiare la «bioraria»? L’associazione dei consumatori Altroconsumo ha preso in considerazione due tipologie di famiglie e ha provato a calcolare l’effettivo risparmio. Prendiamo una famiglia di cinque persone: figli in età scolare, consumo annuo di 4270 kWh. Se ha un comportamento virtuoso (24% dei consumi in fascia di punta, 76 in fascia agevolata) spende con la monoraria 859,87 euro l’anno, con la bioraria transitoria 856,06 e con la bioraria a richiesta 849,62. Il risparmio? Tre euro e 81 centesimi con la transitoria (-0,4%) e 10,25 con la bioraria a richiesta (-1,2%). Una famiglia di tre persone, invece, di cui una sempre a casa, con un consumo annuo di 3012 kWh e un comportamento virtuoso che concentra il 70% dei consumi nella fascia vantaggiosa spende in un anno rispettivamente 510,09 euro (monoraria), 509,12 (bioraria transitoria) e 507,48 (a richiesta). Con un risparmio dato dalle biorarie di 0,97 euro e 2,61 euro. Pochissimo, soprattutto se confrontato con quelli garantiti ad esempio dalla tariffa Luce sconto sicuro di Edison, quella al momento più vantaggiosa sul libero mercato segnalata dai consumatori ma anche dall’Autorità dell’Energia attraverso il suo «Pesa consumi»: oltre 70 euro di risparmio per la famiglia da 5 persone e 40 per quella da 3. Da Altroconsumo avvertono: «I risparmi contenuti sono l’effetto della scelta di procedere per passi graduali e permettere alle famiglie di abituarsi alla doppia tariffa. Col 2012 la differenza tra giorno e notte sarà maggiore». Certo: «Quello che salta all’occhio è che il libero mercato offre sempre meglio. E se non si impone è perché oggi per il consumatore è impossibile calcolare la tariffa che fa per lui». Per provarci: il «Pesa consumi» (www.autorita.energia.it) o il calcolatore interattivo di Altroconsumo (ALTROCONSUMO ).

 

Alessandra Mangiarotti

Come risparmiare sulla bolletta in quattro milioni e mezzo di caseultima modifica: 2010-07-01T11:56:13+02:00da
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