Nel primo quarto di finale a Sudafrica 2010 i verdeoro perdono 2-1 contro gli Orange al termine di un match spettacolare. Brasile in vantaggio con Robinho, nella ripresa Sneijder capovolge le sorti del confronto. Melo espulso nel finale.
OLANDA-BRASILE 2-1
10′ Robinho (B), 53′ aut. Melo (O), 68′ Sneijder (O)
10′ Robinho (B)
53′ aut. Melo (O)
68′ Sneijder (O)
Quartanticinque minuti. Tanto è durato il Brasile favorito per la vittoria finale ai Mondiali in Sudafrica e colato a picco nella ripresa vittima di un narcisismo e di una superbia sgretolatasi sotto la capacità operaia dell’Olanda di essere squadra, di saper soffrire e ribaltare una gara che sembrava dover finire con un risultato netto in favore dei verdeoro. E invece è salito in cattedra Sneijder, complice una difesa sudamericana che ha palesato notrevoli segni di incertezza in occasione dei due gol Orange. L’Olanda vince 2-1 e vola in semifinale.
Gara che inizia su ritmi elevati. E’ il Brasile a macinare gioco e chilometri. La qualità dei verdeoro è sin da subito evidente e in 10′ la squadra di Dunga crea prima due occasioni da gol e poi infilza la difesa dell’Olanda: buco centrale e corridoio libero in cui Felipe Melo imbuca una palla filtrante per Robinho che batte Stekelenburg di destro. La risposta degli Orange non si fa attendere e arriva con Kuyt che incrocia un destro sul quale si distende Julio Cesar che manda in angolo. La reazione degli uomini di Van Marwijk si esaurisce qui. Il Brasile alza il ritmo e comincia a creare diverse chance per il raddoppio. Ci prova Juan a risolvere una mischia in area di rigore ma manda altissimo. Poi Kakà impegna severamente uno straordinario Stekelenburg che si distende e manda in angolo. L’ultima occasione dei primi 45′ è firmata da Maicon che calcia sull’esterno della rete.
Nella ripresa il Brasile è più attento a controllare ma è l’Olanda a trovare il pari complice un errore in concorso di colpe tra Julio Cesar e Felipe Melo: Sneijder gira un pallone apparentemente innocuo in area, il centrocampista tocca di testa e beffa il portiere in uscita. La formazone olandese prende coraggio ma il Brasile è pericolosissimo quando riparte. Lo fa con Kakà che trova uno spiraglio per concludere ma la sua parabola si perde di poco a lato. E’ Sneijder, tuttavia, a rompere gli equilibri della gara: angolo di Robben, colpo di testa dell’interista e 2-1. La squadra di Dunga accusa il colpo e perde la testa, Felipe Melo calpesta Robben e viene espulso. L’Olanda passeggia sul velluto, il Brasile non riesce ad alzare il baricentro nonostante l’ingresso di Nilmar al posto di Luis Fabiano. Nel finale un sussulto d’orgoglio spinge in avanti i verdeoro che sfiorano il pari in un paio di occasioni sugli sviluppi di due calci d’angolo.
Kakà ci prova ancora 5′ dal termine ma la conclusione finisce larga, Van Persie, sul capovolgimento di fronte serve Sneijder che incrocia di sinistro ma Julio Cesar para. Sono le ultime emozioni di un match spettacolare che ha premiato l’organizzazione e la caparbietà degli uomini di Van Marwijk. L’Olanda vola in semifinale, il Brasile va a casa come in Germania quattro anni dopo.