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Intercettato il sottomarino della coca

Il mezzo è stato individuato e sequestrato dalla Dea e dall’esercito dell’Ecuador. Trenta metri, periscopio, aria condizionata: così i cartelli della droga tentano di portare gli stupefacenti negli Usa

 

Il sottomarino sequestrato dalla Dea e dalle forze armate dell’Ecuador

WASHINGTON – Dopo i semi-sommergibili, un sottomarino vero. Lungo trenta metri, con periscopio ed aria condizionata. Un mezzo navale per trasportare tonnellate di cocaina dal Sud America verso gli Stati Uniti. Un’operazione congiunta dell’esercito dell’Ecuador e della Dea americana ha permesso di scoprire l’unità in una zona al confine con la Colombia. Nascosto in un canale nella giungla, il battello avrebbe dovuto eseguire la prima “uscita” nella giornata di venerdì.

Per i servizi anti-droga si tratta di un segnale allarmante. Da diversi anni i trafficanti usano i semi-sommergibili per trasferire la cocaina in Messico, da dove poi prosegue – via terra – in direzione degli Usa. Si tratta di mezzi in fibra di vetro che procedono a pelo d’acqua e lasciano immersa gran parte dello scafo. Le condizioni all’interno del minisub – in grado di accogliere 10-12 tonnellate di “polvere” – sono piuttosto dure. I motori sprigionano calore, c’è poca aria e gli spazi sono angusti. Tanto è vero che gli equipaggi, di solito da 4-5 elementi, li chiamano le “bare”. Costo stimato di produzione: un milione di dollari circa. Quello che è stato invece scovato dalla Dea è un vero sottomarino, spinto da un motore diesel e con capacità operative maggiori. Anche la forma e la qualità dello scafo sembrano essere superiore ai battelli sequestrati in precedenza. Uno sviluppo temuto dai servizi anti-droga.

Per diverso tempo, i contrabbandieri hanno aggirato i controlli con i semi-sommergibili impiegati sulla rotta Colombia (o Ecuador)-Messico. Invisibili al radar, i mezzi possono essere avvistati solo dall’alto da un elicottero o da un aereo. E tenendo conto che l’area da pattugliare è enorme non è facile individuarli Poi, con il crescere dei controlli, specie lungo la costa, il numero dei minisub intercettati è cresciuto. E dal 1993 ne sono stati confiscati oltre 50. Una flottiglia. Ma a giudizio degli esperti decine di altri sono riusciti a compiere la loro missione di contrabbando. E un recente studio della Marina colombiana ha stabilito che il 45 per cento della cocaina prodotta nel paese raggiunge gli Usa proprio su battelli di questo tipo.


 

Guido Olimpio

Intercettato il sottomarino della cocaultima modifica: 2010-07-04T13:18:18+02:00da
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