I prefetti: «Iniziativa pittoresca e inutile». Il ministro: «i soldi fanno parte del dicastero». In tre anni circa 15 mila giovani avranno la possibilità di indossare la divisa per un periodo di tre settimane
Ignazio La Russa |
ROMA – I prefetti e i diplomatici la definiscono “pittoresca e inutile”, che comporta uno spreco e basta. I poliziotti dicono che quei soldi sarebbero meglio spesi se li dessero a loro. La mini-naja, progetto caro al ministro della Difesa Ignazio La Russa, sta provocando molti malumori. Proprio adesso che l’iniziativa è stata finanziata e ci si prepara al reclutamento dei giovani ammessi a indossare la divisa per tre settimane. I dipendenti pubblici ritengono ingiustificabile che siano impiegati fondi per favorire quelli che sono definiti “novelli balilla”, mentre si minaccia il taglio delle tredicesime allo scopo di compiere risparmi.
LE CIFRE – Lo stanziamento approvato per accogliere i giovani nelle caserme ammonta a 19,8 milioni di euro, di cui 6,5 da spendere quest’anno, 5,8 riservati all’anno prossimo e 7,5 previsti per il 2012. Il ministro La Russa domenica pomeriggio stava arbitrando una partita di calcio fra due squadre di bambini. Ha lasciato il fischietto per spiegare che «quei soldi fanno parte del bilancio della Difesa, io non vado a chiedere che i fondi degli altri ministeri vengano dirottati verso il mio dicastero». Ed ha aggiunto: «Voglio che siano spesi prima che facciano una brutta fine. Ho ben presente la sorte che è toccata ai soldi accantonati per il riordino delle carriere. Comunque riguardo alla mini-naja stiamo parlando di cifre modeste, in cambio delle quali riusciremo a ottenere un rapporto migliore dei giovani con le Forze armate».
COME FUNZIONA – L’abolizione della leva, secondo il ministro La Russa, ha tolto ai giovani la possibilità di un’esperienza che aiuta a crescere. Di qui l’idea di offrire a chi ne ha voglia almeno un assaggio di vita militare. A titolo di esperimento l’iniziativa prese avvio l’anno scorso. Furono selezionati 145 ragazzi e ragazze ai quali fu permesso di trascorrere quindici giorni nella caserma degli alpini del 6° reggimento di San Candido. Lo stage andò bene, i partecipanti furono entusiasti. E ora si attende che la mini-naja diventi operativa con un provvedimento in via di approvazione. Si calcola che in tre anni circa 15 mila giovani avranno la possibilità di indossare la divisa per un periodo di tre settimane. Una divisa che, però, in base a un emendamento presentato dal relatore di maggioranza Antonio Azzolini, potranno ricevere dietro versamento di una «modesta cauzione», un paio di centinaia di euro. Saranno ammessi giovani di età fra i 18 e i 30 anni, idonei a un’attività sportiva agonistica. Al termine dei corsi verrà loro riconosciuto lo status di militare.
Marco Nese