«Mi attaccate perché sono carina»
Federica Gagliardi su Facebook |
ROMA – La dama bianca è nerissima. «Non sono né un’ochetta, né una dama, né una tenera. È chiaro?». Ma in Italia, sa com’è, una ragazza attraente al seguito di Berlusconi in Canada, inevitabilmente attira su di sé sguardi e cattiverie: «Appunto, sì, cattiverie». Ci vuole un poco di gentilezza per convincerla a raccontarsi. Lei prima si schermisce: «Non sono così importante… ». Ma poi, sorridendo, si apre.
Racconta dettagli privati — «vivo ancora con mamma e papà, mi appoggiano in tutto»—e scenari futuri: «Se farò politica? Per adesso mi preparo, certo mi piace. Ma chissà, non ho la palla di vetro». Non ce n’è bisogno: da anni lei insegue quel sogno, la politica. È stato tutto chiaro una settimana fa: Federica Gagliardi è stata catapultata sui giornali per via della partecipazione al G20 canadese. «È stato istruttivo, basta con questo chiacchiericcio». Oggi è tornata alla normalità, al lavoro trovato da poche settimane: assistente del segretario generale della Regione Lazio. Dica la verità: è così arrabbiata per le dicerie dei colleghi, invidie? «No, ce l’ho coi giornali: indossavo un abito casto, bianco perché c’erano trenta gradi. Ma perché raccontarmi così? Solo perché sono bionda e carina? Fossi stata brutta non vi sareste accorti di me».
È passata dal nulla al vertice dei grandi del mondo: «Ma ho fatto un sacco di gavetta, anche in uno studio legale». Ha fatto altro: candidata con l’Idv, collaborazioni con un assessore di Veltroni, con An, infine il comitato Polverini. Mesi fa l’incontro con Berlusconi, lei al comitato Polverini e lui in visita in una delle iniziative preelettorali: «Gli ho chiesto di fare un’esperienza internazionale. Ed è arrivata la telefonata ». E lei cos’ha fatto? «Mi sono andata a documentare, sul G8 e sul G20». Certo però è insolito che una sua richiesta al premier sia stata subito accolta: «Ma no, ho i titoli necessari». Sì ma vede, Federica: l’Italia è piena di ragazzi che collezionano titoli. «Ma è anche il Paese del gossip. Io parlo tre lingue, ma chi l’ha scritto? Adesso, vedrete, finirò nel dimenticatoio…».
Al. Cap.