Il manager è stato fermato a Roma nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge Fastweb e Telecom Italia Sparkle. E’ accusato di riciclaggio in concorso con l’imprenditore Gennaro Mokbel, l’ex senatore Nicola Di Girolamo, Marco Iannilli e Marco Toseroni
I carabinieri del Ros hanno arrestato Lorenzo Cola, in passato consulente di Finmeccanica, nell’ambito dell’inchiesta sul maxi-riciclaggio che coinvolge Fastweb e Telecom Italia Sparkle. E’ stato fermato mentre, secondo quanto si è appreso da fonti investigative, stava lasciando l’Italia per andare negli Stati Uniti. Cola è accusato di riciclaggio in concorso con l’imprenditore Gennaro Mokbel, uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere sgominata dal Ros, l’ex senatore Nicola Di Girolamo, e altre due persone coinvolte nell’inchiesta, Marco Iannilli e Marco Toseroni.
I cinque indagati sono coinvolti in un nuovo fronte dell’inchiesta romana sul maxi-riciclaggio: oggetto delle indagini un investimento di 8,3 milioni di euro sborsati da Mokbel (e di presunta provenienza illecita) per l’acquisizione di quote di una società, la Digint, partecipata da Finmeccanica. Secondo l’accusa Mokbel avrebbe versato il denaro su conti esteri a Iannilli e Cola, attraverso bonifici fatti da Toseroni, acquisendo il 51% della Digint (il restante 49% è invece riconducibile a Finmeccanica). I carabinieri sono riusciti a ricostruire il flusso del denaro, partito da Singapore, transitato per San Marino su un conto di Iannilli e finito in Svizzera.
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