Dopo sette giorni di latitanza Raul Moat si è ucciso dopo essere stato circondato dagli agenti di Scotland Yard
LONDRA – Si è conclusa drammaticamente una delle più grandi cacce all’uomo dell storia inglese. Raul Moat, il trentasettenne che aveva dichiarato “guerra alla polizia”, si è suicidato dopo sei ore di trattative con gli agenti che venerdì sera lo avevano circondato in riva a un fiume a Rothbury, a nord di Newcastle. I poliziotti non hanno aperto il fuoco e non ci sono stati altri feriti. L’uomo è stato trasferito immediatamente in ospedale ma è morto poco dopo per lo sparo alla testa.
Lo scorso weekend, appena uscito dal carcere, aveva ucciso il fidanzato della sua ex compagna e ferito la donna e un poliziotto. L’uomo, evidentemente disturbato, aveva motivato il suo gesto con il fatto che la coppia gli aveva portato i tre figli e la casa. In una nota di ben 49 pagine lasciata prima della fuga aveva scritto: “Credo di aver perso, non sto scappando, continuerò a uccidere poliziotti fino a quando sarò morto. Mi hanno dato la caccia per anni, adesso è il mio turno”.