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Arrestata per una pallina da cricket lanciata da dei bambini nella sua villetta

Si è rifiutata di restituirla anche ai poliziotti così la donna è finita in manette e ha passato cinque ore in una cella è successo vicino Southampton in Gran Bretagna

 

Lorretta Cole

LONDRA – Ha pazientato per mezz’ora, mentre quella maledetta pallina da cricket continuava ad arrivare nel suo giardino, restituendola per ben sette volte agli invadenti vicini. Ma quando l’ennesimo lancio sbilenco ha colpito lo specchietto retrovisore dell’auto della suocera, mandandolo in frantumi, Lorretta Cole ha deciso di averne abbastanza e, per dare una lezione ai tre maleducati ragazzini, ha trattenuto la pallina incriminata, rifiutandosi di restituirla non solo al padre degli indisciplinati giocatori, ma anche ai poliziotti, che si sono presentati per ben tre volte a casa sua, una villetta in un vicolo tranquillo di Nord Baddesley, vicino Southampton, per convincerla alla restituzione. Risultato: la donna è finita in manette e ha passato cinque ore in una cella della centrale di polizia di Lyndhurst, nell’Hampshire, dove è stata interrogata e le hanno preso le impronte digitali e persino un campione del Dna, prima di rilasciarla su cauzione. Ora rischia l’incriminazione per furto, reato punibile con una condanna ai lavori sociali (community order), una multa o addirittura la reclusione fino a 18 settimane.

«NESSUNA RASSICURAZIONE» – «Quando la polizia si è presentata a casa mia – ha raccontato la Cole ai giornali – ho chiesto agli agenti se, restituendo la pallina, avrei avuto la rassicurazione che loro avrebbero parlato con i genitori. Ma questa rassicurazione non l’ho avuta, così ho tenuto la pallina. Comunque, quanto mi è successo è davvero un oltraggio, io stavo solo cercando di far capire a quei ragazzini che dovevano stare più attenti con la pallina da cricket, visto che l’auto di mia suocera era stata danneggiata e io temevo che quei lanci avrebbero potuto causare altri danni, ancora più gravi, e, invece, sono stata trattata come una criminale. È assolutamente ridicolo che il denaro dei contribuenti venga sprecato per arrestare una persona come me». Gli agenti della polizia dell’Hampshire si sarebbero difesi sostenendo di aver offerto alla Cole diverse possibilità per restituire la pallina, presentandosi tre volte a casa sua, ma inutilmente. «Sarebbe bastato un minimo di buon senso da parte di tutti – ha spiegato il sergente Steve Wildridge – . La signora Cole sapeva che rischiava un’incriminazione per furto e se avesse ridato indietro la palla non sarebbe successo nulla, ma il suo atteggiamento ostruzionista non ci ha lasciato altra scelta. Quanto al test del Dna e alle impronte digitali, quello fa parte delle normali procedure in caso di arresto». Ironia della sorte, i maldestri ragazzini non potranno più giocare a cricket con la loro pallina preferita, visto che questa è stata trattenuta dagli inquirenti come prova.

Simona Marchetti

Arrestata per una pallina da cricket lanciata da dei bambini nella sua villettaultima modifica: 2010-07-11T08:01:01+02:00da
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