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Italia bollente, ma non è finita Sabato è previsto un picco dell’afa

Temperature percepite sopra i 40 gradi. Sabato: allerta 3 in 21 città. Solo nella notte su domenica una perturbazione provocherà al nord un calo del caldo africano

 

(Mereghetti)

MILANO – L’Italia, come tutta l’Europa dell’Est, bolle sotto temperature tropicali. Colonnina di mercurio stabile sopra i 30 gradi, ma la temperatura percepita, a causa dell’alto tasso di umidità, arriva spesso sopra i 40. Ma il peggio deve ancora arrivare prima che l’alta pressione africana tra sabato e domenica subisca un’attenuazione per il transito a nord e su parte del centro di un sistema nuvoloso che potrebbe dar luogo a temporali di forte intensità e con possibilità di grandine. La perturbazione provocherà un calo generale delle temperature prima a nord e poi al centro e in misura minore anche al sud. Ma fino a sabato l’afa e il calore la faranno ancora da protagoniste in tutta la penisola.

ALLERTA – Il picco dell’afa, che era stato previsto per venerdì, è stato spostato a sabato. Il sistema nazionale di sorveglianza per la previsione e prevenzione degli effetti delle ondate di calore indica che dalle 8 città di giovedì in stato di allerta 3, si passerà venerdì a 18, oltre a tre in stato di allerta 2. E sabato le città in allerta 3 saranno 21, e solo una in stato di allerta 2.

NUMERO VERDE – Per fare fronte all’emergenza caldo, il ministero della Salute ha istituito un numero verde unico, il 1500. I cittadini potranno chiamare per parlare con gli operatori, fra cui medici, e avere informazioni sul comportamento da adottare e conoscere i numeri specifici per ogni Regione da contattare in caso di bisogno. Per i problemi di salute e i malori legati al caldo «chiamate il vostro medico di famiglia e non andate prima al pronto soccorso». È il suggerimento del ministro della Salute Ferruccio Fazio.

CARCERI – Nelle carceri italiane c’è un vero e proprio allarme afa. «In nessuno dei 206 istituti c’è l’aria condizionata. Le temperature sono insopportabili, sia per i detenuti che per le guardie carcerarie, e molti malori registrati in questi giorni all’interno delle carceri si devono appunto al caldo», ha reso noto Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), che all’Adnkronos Salute lancia un appello al ministro di Grazia e Giustizia, Angelino Alfano: «È ora di sanare questa situazione e dotare gli istituti di impianti di aria condizionata. All’interno delle carceri fa più caldo che fuori. Un disagio che alimenta le tensioni tra i detenuti, già alle prese con il problema del sovraffollamento. Qualsiasi screzio, pure un banalissimo scontro verbale, con questo caldo può degenerare».

PREVISIONI BOLLENTI – Anche la seconda metà di luglio si annuncia calda: le temperature di questi giorni resteranno elevate ancora per una decina di giorni, dopodiché, stando alle previsioni a medio-lungo termine, si tornerà gradualmente nella norma, con un agosto che viene indicato nella media stagionale. «Sono previsioni indicative e che al momento hanno ancora una validità modesta», ha detto il meteorologo Andrea Buzzi, dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) di Bologna. «I prossimi 7-10 giorni saranno ancora molto caldi sull’Europa centro-orientale e il Mediterraneo. Il massimo dell’anomalia è previsto sulla Polonia, dove si registreranno temperature molto superiori alla media locale», ha proseguito. «Per la fine di luglio i centri di previsione globale indicano una leggera attenuazione del caldo su tutta l’Europa e la zona del Mediterraneo. Per agosto, gli stessi centri suggeriscono che la temperatura, sull’Italia e il Mediterraneo, oscilli attorno alla media stagionale. Tuttavia le previsioni oltre le due settimane presentano tuttora larghi margini di incertezza».

Redazione online

Italia bollente, ma non è finita Sabato è previsto un picco dell’afaultima modifica: 2010-07-15T16:18:00+02:00da
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