Disposti i domiciliari per 5 persone, tra cui i titolari delle note discoteche “Hollywood” e “The Club”. Tra i destinatari della misura cautelare anche un funzionario comunale, per presunte irregolarità nelle attività di vigilanza.
Quattro persone arrestate e 19 indagate è il bilancio di un’operazione condotta dalla squadra mobile di Milano che ha portato in manette i vertici di alcuni dei più importanti locali della movida milanese. Nei video girati dalla Polizia di Stato (come quello qui in alto) si vedono vip e persone comuni che fanno uso di stupefacenti all’interno di alcuni locali.
In tutto il Gip del Tribunale di Milano ha disposto gli arresti domiciliari per 5 persone: 3 sono collegate alla proprietà delle note discoteche milanesi “Hollywood” e “The Club”, per agevolazione dell’uso di sostanze stupefacenti. Le altre 2, invece, fanno riferimento a un funzionario e a un componente di una commissione comunale, accusati di concussione, corruzione e falsità materiale. A quanto si è appreso da fonti investigative, il destinatario della quinta misura cautelare agli arresti domiciliari sarebbe un funzionario comunale, Rodolfo Citterio, membro della commissione di vigilanza sui locali e presidente del sindacato dei locali da ballo. L’uomo al momento però si trova all’estero, per questo non è stato possibile eseguire l’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti.
Le due discoteche milanesi invece sono state poste sotto sequestro. Inoltre nell’ordinanza comparirebbe anche il nome di Belen Rodriguez . La show girl avrebbe raccontato al pm Di Maio che all’interno della discoteca “Hollywood” viene consumata abitualmente cocaina. Secondo gli inquirenti, il consumo di droga sarebbe stato “accettato” dai proprietari del locale perché avrebbe portato a un incremento patrimoniale nel giro di affari della discoteca, diventata un luogo in cui sarebbe stata garantita l’impunità ai consumatori di stupefacenti.
Secondo gli investigatori inoltre decine di migliaia di euro sarebbero passati dalle mani dei gestori di alcune discoteche di Milano verso quelle di funzionari comunali addetti ai controlli. In uno degli episodi di corruzione accertati dagli agenti della Squadra Mobile che hanno seguito le indagini, i titolari del locale “Queen’”di parco Lambro avrebbero promesso 40 mila euro ad un funzionario del comune per ottenere la licenza per aprire il locale. “Siamo in presenza di un sistema – ha detto Luigi Rinella, vice capo della Squadra Mobile di Milano durante la conferenza stampa – che prevede la possibilità di rivolgersi a determinate persone per aprire un locale o per evitare che venga chiuso”. Gli investigatori avevano spiegato che molto spesso i gestori venivano avvertiti in caso di controlli oppure venivano posticipati in modo da fare intervenire ingegneri ed architetti per fare degli interventi strutturali senza i quali il locale avrebbe dovuto essere chiuso.
In una conversazione intercettata, riportata nella richiesta di custodia cautelare notificata a cinque persone, l’ex comandante dei Vigli di Milano, Emiliano Bezzon, rivolgendosi a Rodolfo Citterio, presidente del Sindacato dei Locali da Ballo, gli chiede se può indicargli i locali dove si spaccia droga in modo da mandare i suoi uomini a effettuare dei blitz. Bezzon sarebbe indagato per abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio, mentre Citterio, che si trova all’estero, è il quinto destinatario di una misura di custodia cautelare
(ai domiciliari).
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