La notizia, diffusa dai terroristi e rilanciata da Al Jazeera
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Michel Germaneau in un video diffuso dai rapitori |
Sarebbe stato ucciso Michel Germaneau, l’ingegnere francese di 78 anni membro di un’organizzazione umanitaria rapito il 22 aprile nel nord del Niger da un gruppo legato ad Al Qaeda. La notizia, diffusa dai terroristi, è stata rilanciata dalla tv Al Jazeera. La Francia fa invece sapere che non può ancora confermare e che i controlli sono in corso. Nicolas Sarkozy ha convocato per lunedì mattina una riunione del Consiglio ristretto di difesa e sicurezza sulla vicenda dell’ostaggio.
AUDIO – Ad annunciare l’uccisione di Germaneau è stato un membro di Al Qaeda nel Maghreb islamico, attraverso un audio registrato in cui si spiega che l’omicidio è avvenuto sabato in risposta a un blitz delle truppe mauritane e francesi in cui sono stati uccisi 6 miliziani. «Sarkozy non è riuscito a liberare il suo compatriota ma ha di sicuro aperto per se stesso uno dei cancelli dell’inferno, il suo popolo e la sua nazione» recita l’audio trasmesso da Al Jazeera e attribuito al leader del gruppo nordafricano Abu Musab Abdul-Wadud.
L’OPERAZIONE – L’organizzazione estremista l’11 luglio aveva minacciato di giustiziare l’ostaggio se la Francia non avesse accettato entro due settimane una richiesta di scambio di prigionieri. Giovedì, il blitz delle forze mauritane, con il «supporto tecnico e logistico» di «mezzi militari francesi», contro la base dei terroristi nel Mali. Fonti del ministero della Difesa francese spiegano che l’attacco era stato ordinato solo dopo che i miliziani non avevano fornito alcuna prova che Germaneau fosse vivo.
L’OSTAGGIO – Michel Germaneau, 78 anni, cardiopatico, ingegnere minerario in pensione che aveva lavorato nell’industria petrolifera algerina ed era ora rappresentante della piccola associazione umanitaria Enmilal, era stato rapito nel nord del Niger nell’ aprile scorso.
Redazione online