Via a un progetto di ristrutturazione ambientalista. Pellicola isolante su 6.514 finestre. Investimenti per 13 milioni di dollari. L’obiettivo: ridurre il consumo energetico del 40%
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(Ap) |
NEW YORK – Con i suoi 102 piani, i 443 metri di altezza e le 6.514 finestre, l’Empire State Building ha sempre rappresentato il simbolo della vittoria dell’uomo sulla Grande Depressione. Costruito in appena 15 mesi e inaugurato il primo maggio del 1931, lo storico edificio art deco fra la 34simaa e la Quinta ha deciso di reinventarsi e, dopo essersi malauguratamente ripreso il titolo di grattacielo più alto di New York come conseguenza del tragico attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, intende ora trasformarsi nell’edificio più “verde” del pianeta.
EFFICIENZA ENERGETICA – Un progetto ambientalista da 13 milioni di dollari (10 milioni di euro) – che fa parte di un più ampio intervento di ristrutturazione ed ammodernamento da 550 milioni di dollari (oltre 420 milioni di euro) – che verrà portato a termine per buona parte entro la fine dell’anno, destinato a migliorare l’efficienza energetica e a trasformare la costruzione in un modello “eco friendly” su scala internazionale. «Quando rilevammo lo stabile nel 2006 – ha spiegato Anthony Malkin, presidente della Malkin Holdings, proprietaria dell’edificio, al londinese «Guardian» – l’Empire necessitava di essere sistemato perché era distrutto. Il fatto che lo stiamo facendo diventare “più verde” non è perché è la cosa giusta da fare di questi tempi, ma perché è un affare per tutti. Se, infatti, non riduciamo il consumo di energia, perderemo soldi e diventeremo così meno competitivi di Cina, India, Brasile e di altri paesi in via di sviluppo».
L’OBIETTIVO: RIDURRE IL CONSUMO DEL 40% – Grazie all’intervento di restauro, il consumo energetico dovrebbe scendere del 40%, con un risparmio in dollari di oltre 4 milioni (ovvero, quasi 3,1 milioni di euro), che permetterà così di ripagare il costo della ristrutturazione nel giro di tre anni. Non solo. Il progetto relativo all’immobile comporterà anche un taglio delle emissioni di carbonio paragonabile allo stesso risultato ottenuto da 40mila famiglie che dovessero scegliere la “svolta verde”, mentre nei prossimi 15 anni la riduzione sarà di oltre 100mila tonnellate, ovvero come se si facessero sparire dalle strade 20mila auto. Numeri impressionati che se replicati per i cinque più grandi edifici degli States porterebbero ad un risparmio di 2,3 miliardi di tonnellate di emissioni nocive, equivalenti all’inquinamento da gas prodotto dalla Russia in un solo anno.
PELLICOLA ISOLANTE SU 6.514 FINESTRE – Per quanto riguarda gli interventi nello specifico, sulle 6.514 finestre verrà posizionata una pellicola isolante, mentre un sistema intelligente di circolazione dell’aria a basso consumo energetico permetterà di refrigerare lo stabile in estate e di riscaldarlo in inverno. Ogni società che risiede nell’Empire State potrà poi accedere ad un sito online che monitora minuto per minuto il consumo di energia e il relativo costo sul bilancio, paragonandolo a quello degli altri inquilini e offrendo, nel caso, consigli utili su come “tagliare” le voci più pesanti della bolletta. Una mostra multimediale ideata dalla Hornall Anderson di Seattle ed allestita al secondo piano dell’Empire State Building guiderà i visitatori in un viaggio interattivo che li porterà a scoprire i cambiamenti “verdi” che verranno approntati nella struttura grazie all’utilizzo di 15 schermi per la narrazione digitali e di 4 proiettori.
Simona Marchetti