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Pedaggi, il Tar del Lazio dice stop agli aumenti per autostrade e Gra

I giudici: «Le tariffe devono corrispondere a un servizio» Accolte le richieste della Provincia di Roma e di Pescara

 

Le auto sul Raccordo

ROMA – Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto che ha disposto l’aumento dei pedaggi autostradali. I giudici hanno accolto le richieste della provincia di Roma, del Comune di Fiano Romano e della Provincia di Pescara.

NON SI TRATTA DI UNA TASSA – Il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi contro l’aumento dei pedaggi sostenendo che al pagamento deve corrispondere un servizio, e dunque l’utilizzo di un’infrastruttura, e non può trattarsi di una mera tassa. «Il provvedimento impugnato – si legge nelle ordinanze – per essere coerente con la finalità enunciata deve assumere il carattere di corrispettivo per l’utilizzo di una infrastruttura; al contrario, tale carattere non appare sussistente in alcune delle ipotesi evidenziate, vale a dire in tutte quelle che prevedono il pagamento del pedaggio in relazione ad uno svincolo stradale non necessario e non interessato dalla fruizione dell’infrastruttura».

RICORSO DI 41 COMUNI – L’ordinanza è stata emessa dalla prima sezione del Tar del Lazio presieduta da Linda Sandulli. Quarantuno i comuni della provincia di Roma che hanno presentato un atto d’intervento schierandosi al fianco della provincia di Roma. Si tratta di: Olevano Romano, Saracinesco, Marano Equo, Roviano, Riofreddo, Albano Laziale, Licenza, Vallepietra, Vivaro Romano, Rocca Canterano, Percile, Palestrina, Zagarolo, Gallicano nel Lazio, Roiate, Vicovaro, Canterano, Roccagiovine, Rocca S. Stefano, Anticoli Corrado, Sambuci, Ciampino, San Gregorio da Sassola, Cervara, Arsoli, Rocca di Papa, Velletri, Carpineto Romano, San Vito Romano, Genazzano, Castel Gandolfo, Genzano di Roma, Morlupo, Allumiere, Ariccia, Vallinfreda, Castel Madama, Frascati, Fiumicino, Ladispoli e Bracciano. A loro si sono aggiunti il Codacons e la Provincia di Rieti. Hanno invece presentato ricorsi autonomi (anch’essi discussi oggi) il comune di Fiano Romano e la provincia di Pescara.

VITTORIA DEI CONSUMATORI – Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto che prevedeva l’aumento dei pedaggi autostradali, compreso il Gra. Per l’Adoc, che ha sempre sostenuto il ricorso presentato dalla Provincia di Roma, è la vittoria dei consumatori e dei pendolari. «Accogliamo con soddisfazione la decisione del Tar del Lazio, con i pedaggi i pendolari avrebbero subito un danno di oltre 600 euro l’anno – dichiara Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – sarebbe stato assurdo, ad esempio, imporre una maggiorazione di un euro per chi viene da Fiano Romano o l’introduzione del pedaggio sull’autostrada urbana Chieti-Pescara, un tratto di soli 20 chilometri utilizzato quotidianamente e anche più volte al giorno dai cittadini di entrambe le città. Per cui apprezziamo che sia stato accolto il ricorso della Provincia di Roma, che l’Adoc ha da subito sostenuto. Ora ci auguriamo che non vengano emanate nuove norme elusive della decisione del Tar. Imporre il pedaggio significa andare a colpire direttamente il portafoglio dei consumatori, già spossati da una crisi di cui non si vede la fine. Inoltre, significa danneggiare un settore, il turismo, che sta vivendo una crisi profonda».

Redazione online

Pedaggi, il Tar del Lazio dice stop agli aumenti per autostrade e Graultima modifica: 2010-07-29T16:35:20+02:00da
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