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Australia, lo strano caso dell’italiano arrestato che vuole restare in carcere

Si chiama Croce Scarpello e ha 31 anni. La stampa lo ha soprannominato «L’uomo dei misteri». Dopo aver rubato un’auto di sorveglianza, ha cominciato a girare a zonzo sulla pista dello scalo di Melbourne

 

Un’immagine dell’aeroporto di Melbourne (dal web)

MELBOURNE (AUSTRALIA) – Lo scorso 24 luglio ha eluso il sistema di sicurezza dell’aeroporto di Melbourne e, dopo aver rubato due tute della Virgin Airlines e un’auto di sorveglianza, ha cominciato a girare a zonzo sulla pista dello scalo. In questi giorni i media australiani s’interrogano sul misterioso caso di Croce Scarpello, trentunenne italiano, che a causa della sua bizzarra impresa è stato arrestato dalla polizia locale e rischia di rimanere a lungo in galera. Il suo caso è stato rimandato al 9 settembre e, se nulla cambia, l’italiano dovrà aspettare più di un mese prima di ritrovare la libertà.

VOLONTÀ DI RIMANERE IN CARCERE – In realtà Scarpello non sta facendo nulla per agevolare la sua posizione. Attraverso un interprete ha rivelato che non vuole contattare nessun familiare in Italia e che vorrebbe aspettare il referto dello psicologo per capire quale siano le sue reali condizioni di salute: «Attendo il giudizio dello psicologo per capire se sto bene – ha dichiarato Scarpello agli inquirenti -. Per quel che mi riguarda io sto benissimo». Ai magistrati che hanno definito la sua condotta «più che insolita», Scarpello ha ribadito che intende rimanere in carcere e aspettare che «la legge faccia il suo corso».

L’ESPERIENZA AUSTRALIANA – «L’uomo dei misteri», come è stato ribattezzato dalla stampa australiana, sarebbe arrivato all’aeroporto di Melbourne con un volo partito da Sydney. Nelle tasche aveva appena 87 euro e presentava diverse ferite alle mani e alle braccia. Per riuscire a raggiungere la pista dell’aeroporto, Scarpello avrebbe scavalcato un recinto di filo spinato. Non si sa se abbia precedenti né se sia affetto da qualche disturbo mentale. Rachel Dransfield, l’avvocato che difende Scarpello, ha dichiarato che il suo assistito è arrivato per la prima volta in Australia nel novembre scorso alla ricerca di lavoro. Tuttavia sarebbe rimasto nel paese dell’Oceania appena un giorno e poi sarebbe subito ripartito per l’Italia «sopraffatto dalle barriere linguistiche e culturali».

NOTIZIE DALL’INTERPOL – Il pubblico ministero Matthew Sinnett è sicuro che Scarpello non sia una minaccia per la sicurezza nazionale e si è messo in contatto da giorni con l’Interpol di Roma per aver notizie dell’arrestato: «Come al solito laggiù sono molto lenti» ha spiegato con una punta di disprezzo Sinnett, sottolineando come dall’Italia non sia arrivata ancora nessuna notizia del connazionale. Per adesso l’italiano dovrà rimanere in carcere fino a quando non sarà pronta la perizia psichiatrica. Il magistrato Felicity Broughton ha fortemente criticato questa decisione sostenendo che la custodia cautelare è illegale perché rischia di diventare interminabile. Secondo la legge australiana – ha spiegato il magistrato – un uomo senza precedenti dovrebbe essere scarcerato fino a che la sua pericolosità non sia provata da una perizia psichiatrica.

Francesco Tortora

Australia, lo strano caso dell’italiano arrestato che vuole restare in carcereultima modifica: 2010-08-03T15:30:08+02:00da
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