Non riesce l’assalto al presidio occidentale. Morti due attentatori kamikaze. Il presidente pakistano a Le Monde: «La comunità internazionale è in procinto di fallire»
KANDAHAR – I talebani hanno attaccato una base della Nato vicino all’aeroporto di Kandahar, nell’Afghanistan Meridionale. L’attentato non avrebbe provocato vittime tra i militari e il bilancio provvisorio parla solo del ferimento di un soldato e di due civili. Sono invece morti due degli attentatori, che si sono fatti esplodere davanti a uno degli ingressi della base. Secondo le prime ricostruzioni, il commando era composto da almeno sei persone. I quattro che non sono saltati in aria hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con armi semiautomatiche e lanciarazzi Rpg contro i militari che presidiano la base.
Asif Ali Zardari, presidente del Pakistan (Ap) |
«LA GUERRA E’ PERDUTA» – L’attacco arriva all’indomani dell’annuncio del presidente americano, Barack Obama, di un prossimo disimpegno delle truppe Usa dal teatro iracheno, dove resteranno con funzioni di addestrametno dell’esercito di Bagdad, e di un’intensificazione degli sforzi in Afghanistan, proprio in funzione anti-terroristica. Intanto, però, il presidente pakistano, Ali Zardari, in un’intervista al quotidiano francese Le Monde, dice che la comunità internazionale «a cui il Pakistan appartiene» sarebbe in procinto di «perdere la guerra contro i talebani». Le forze della coalizione, in particolare, starebbero fallendo «soprattutto perchè abbiamo perso la battaglia per conquistare i cuori e le menti». Zardari ha aggiunto che gli USA e la coalizione Nato hanno «sottostimato la situazione sul terreno» nel tormentato Paese.
L’INCONTRO CON CAMERON – Dopo la due giorni in Francia, Zardari in giornata vola a Londra per incontrare il premier britannico, David Cameron, e rispondere alle critiche di fiancheggiare il terrorismo. Una visita che avviene mentre in patria monta la rabbia per l’assenza del presidente in un momento in cui il Paese è colpito dalle peggiore alluvioni degli ultimi 80 anni (alluvioni che hanno coinvolto oltre 3,2 milioni di persone); e nonostante le polemiche scatenate dalle dichiarazioni di Cameron che ha accusato Islamabad di «esportare il terrorismo». I presidente pakistano ha deciso di confermare la visita programmata in Gran Bretagna nonostante gli appelli da numerosi settori in patria perchè la cancellasse. Il principale incontro tra Cameron e Zardari avverrà il prossimo venerdì a Chequers, residenza di campagna del premier britannico.
Redazione Online
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