Sigilli all’impianto sportivo Aquaniene. Processo al via dal cinque aprile. A giudizio per i presunti abusi commessi nella realizzazione degli impianti sportivi anche Malagò
Angelo Balducci (Imagoeconomica) |
ROMA – Trentatre persone sono state citate a giudizio dalla Procura di Roma per i presunti abusi edilizi che avrebbero scandito la realizzazione degli impianti sportivi, piscine e altre strutture, in occasione dei mondiali di nuoto del 2009. Tra queste Angelo Balducci, già presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, tuttora detenuto per la vicenda degli appalti G8, Claudio Rinaldi ex commissario straordinario per i mondiali di nuoto, Giovanni Malagò all’epoca presidente del comitato organizzatore dei mondiali. Il processo comincerà il 5 aprile 2011. Il reato contestato dai pm è di abusivismo edilizio. Nell’ambito dell’inchiesta, inoltre, è stato sequestrato l’impianto sportivo Aquaniene, che si trova a Roma nella zona dei Parioli. Nell’ambito dell’inchiesta erano già state sequestrate altre quattro strutture perlopiù realizzate nella Capitale in zone con vincoli paesaggistici. Si tratta del Salaria Sport Village, il Flaminio Sporting Club, il Gav Roma Natura e il Reale Circolo Canottieri Tevere. L’inchiesta sugli abusi ha finora accertato che il Circolo Aquaniene è stato realizzato ex novo e non ampliando gli impianti già preesistenti così come previsto da una delibera comunale del 2007.
GLI ALTRI IMPUTATI – Tra gli imputati figurano Simone Rossetti, gestore del Salaria Sport Village, il centro di benessere citato in alcune intercettazioni sul caso G8 riguardanti la posizione di Guido Bertolaso, e l’architetto Angelo Zampolini, già direttore dei lavori del Salaria nonchè uno dei principali indagati nella più ampia inchiesta nei cosiddetti «grandi eventi» finita al vaglio della Procura di Perugia, dopo il coinvolgimento dell’ex procuratore aggiunto di Roma Achille Toro. Copia degli atti dell’inchiesta dei pm romani è stata trasmessa alla Procura regionale della Corte dei conti come dalla stessa richiesta del 9 luglio scorso. Nell’ambito dell’indagine di Piazzale Clodio sono finiti sotto sequestro una decina di strutture, circoli ed impianti sportivi, oggetto di lavori in occasione della competizione sportiva del 2009. (Fonte Ansa)