Rapporto Onu: più 31% nei primi sei mesi del 2010. Talebani più cruenti. E la popolazione si sente insicura
Un ferito dopo un attentato a Kabul (Reuters) |
Più 31 per cento. Sale il numero di civili uccisi o feriti in Afghanistan. Oltre 1.200 sono stati colpiti a morte nei primi sei mesi del 2010 e 1.997 sono stati feriti. Lo rivela l’ultimo report semestrale dell’Onu, rilevando il preoccupante incremento rispetto allo stesso periodo del 2009. Ancora più grave ild ato riguardante i bambini: 176 uccisi e 389 feriti, con un incremento del 55% rispetto all’anno precedente.
I RESPONSABILI – Nove anni di guerra. E gli afghani si sentono meno sicuri che mai. A uccidere e ferire, infatti, sono nel 76% dei casi i talebani (la percentuale era invece l’anno scorso del 53%). Calano invece gli incidenti provocati dalla coalizione Isaf, a guida Nato: il 12%, contro il 30% del 2009. Scesi, infatti (meno 64%), gli incidenti causati da attacchi aerei, la principale tattica usata dalle forze alleate. «Ogni decsso di un civile afghano mutila la nostra causa» ha detto all’inizio di questo mese il comandante Petraeus., proseguendo nella linea sostenuta dal predecessore McChrystal.
LE CAUSE – La maggior parte delle uccisioni sono state provocate dalle cosiddette Ied (Improvised explosive device), gli ordigni rudimentali che i miliziani disseminano lungo le strade. Cresciuto del 95% anche il numero delle esecuzioni di civili da parte dei talebani, comprese quelle pubbliche nei confronti dei bambini.