La tattica del Cavaliere con il messaggio di ieri sera è aprire una crepa nel fronte di Fli: falchi da una parte, colombe dall’altra per ottenere la fiducia sui 4 punti ed evitare il voto anticipato. Cicchitto: “Serve un appoggio convinto al governo”. Ma fondazione Italia Futura: “Berlusconi, Bossi e Fini ritrovino l’accordo, non possiamo perdere 6 mesi”. Gasparri replica: “Più facile parlare che avere voti”
Roma – Separare i falchi dalle colombe. Il premier Silvio Berlusconi ha offerto ai finiani, almeno a quelli “più ragionevoli”, l’ultima chance per rilanciare il governo di centrodestra ed evitare quelle elezioni anticipate che sembrano sempre più vicine. La sintesi è del portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, commentando la dichiarazione del premier di ieri sera, che chiedeva ai secessionisti del Pdl fedeli al presidente della Camera Gianfranco Fini, di lavorare insieme con “uno spirito costruttivo”. “Il presidente del Consiglio ha per l’ennesima volta ribadito una linea di saggezza, di responsabilità, di chiarezza verso il Paese e gli elettori, offrendo così una ultima chance agli interlocutori più ragionevoli. Ora è il momento della serietà e della fine dei tatticismi: altrimenti saranno le cose a imporre decisioni inevitabili” conclude Capezzone, senza evocare direttamente le elezioni anticipate.
Montezemolo tifa per la pace “Andare alle elezioni non risolverà alcun problema. Perderemmo solo altri sei mesi”. Secondo Italia Futura, l’associazione vicina a Luca Cordero di Montezemolo, “Berlusconi, Fini e Bossi hanno il dovere di chiudere lo scontro istituzionale che non è degno di un Paese civile, di ricompattare la maggioranza sulla base di un programma elettorale anche minimo, di riforme essenziali per i cittadini”. Poi, però, la fondazione attacca Berlusconi: “E’ stato uno dei più capaci imprenditori italiani e sa bene che, alla fine, dopo tutte le chiacchiere e le attenuanti, un leader si misura sulla base dei risultati. Questi, nel giudizio dei cittadini, sono deludenti”. Secondo Italia Futura, infatti, “la seconda Repubblica sta affondando tra veleni e dossier, distribuiti tramite giornali militanti e siti di gossip, in spregio a qualsiasi regola di fair play, correttezza e civiltà”. E conclude: “Qualcuno conta che questa palude di melma scoraggi qualsiasi velleità di partecipazione al dibattito pubblico di chi non è un politico di professione”.
La replica di Gasparri Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, replica a stretto giro: “A Montezemolo l’ho personalmente detto più volte, tutti hanno diritto a partecipare alla vita politica. Poi però bisogna prendere i voti per contare”. Gasparri capisce che, “a quanto si legge, debba trovare spazio altrove dopo le esperienze imprenditoriali”. “Avrà tempo e modo per misurarsi. E capirà che è più facile parlare che raccogliere consensi – conclude l’esponente del Pdl – intanto si preoccupi della Red Bull e dia una mano ad Alonso”.
Cicchitto a Fli: “Basta copiare Travaglio” “Berlusconi ha ancora una volta riproposto in termini costruttivi le vicende politiche che riguardano governo, maggioranza e Pdl. È necessario che arrivi un appoggio sincero e convinto al governo da parte di tutti coloro che si definiscono maggioranza sui 4-5 punti programmatici che in prospettiva verranno preparati più dettagliatamente” rincara la dose il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. “È sgradevole che alcuni finiani abbiano scimmiottato Travaglio saccheggiandone a piene mani, da libri e testi – continua Cicchitto -. È a tutti ben comprensibile che una polemica di questo tipo è sterile e distruttiva e provocherebbe rotture, cosi come le polemiche degli ultimi mesi hanno favorito le lacerazioni del Pdl nelle forme già viste”.
Il messaggio del premier Berlusconi ha scritto ieri che gli elettori del Pdl e della Lega Nord potrebbero non capire “come alcuni possano dividersi per giochi di palazzo della vecchia politica ed esclusivamente per un tornaconto di parte. Al di là del frastuono delle irresponsabili e a volte farneticanti parole pronunciate da taluni contro il governo e contro la propria stessa maggioranza, se vi sarà questo spirito costruttivo che accolgo con grande soddisfazione e disponibilità, sarà certamente possibile ritrovare quell’unità che, ove mancasse, non potrebbe che portare a scelte dolorose e definitive”.
La replica di Futuro e libertà I finiani hanno risposto alla parziale mano tesa di Berlusconi ieri sera stessa con una nota firmata dai loro capigruppo a Camera e Senato, Italo Bocchino e Pasquale Viespoli, il primo considerato un “falco”, il secondo “una colomba”, in cui definiscono prudentemente “un segnale positivo” il tentativo del premier di ricomporre il fronte del centrodestra. Ma pongono un vincolo, ovvero che “si blocchi l’aggressione quotidiana nei confronti di Fini”.