Fiorentina. L’annuncio della famiglia: «Giancarlo Galdiolo, 62 anni, ex giocatore della Fiorentina degli anni Settanta, è gravemente ammalato»
Dalla Romagna scenderanno in Toscana i tre figli Alberto, Eleonora e Alessandro, mentre la moglie Maria Rosa resterà a Forlì accanto a Giancarlo, che sta soffrendo in un letto. Tutto è precipitato nello scorso gennaio, all’improvviso, senza nessuna avvisaglia. Fino a quel momento la vita di Galdiolo era stata infatti piena come sempre di sport (segue una squadra giovanile) e di attività varie. Ogni tanto un salto a Pontassieve dal suo storico dentista, che era poi solo una scusa per rivedere la sua Firenze e tuffarsi così nel passato di storie che oggi si tingono ancora di più di giallo. Galdiolo è stato infatti compagno di squadra degli scomparsi Mattolini, Longoni, Beatrice, Ferrante e Saltutti (su questi ultimi tre c’è stata un’inchiesta), tutti morti per cause diverse, ma che è impossibile non collegare tra loro nella disgrazia. E ha giocato anche con Caso, Antognoni e De Sisti, che hanno in qualche modo superato gravissimi problemi di salute. Insomma, una vera e propria maledizione che ora non risparmia uno degli atleti più generosi che abbiano mai vestito la maglia viola. Dieci anni a Firenze, con 229 presenze e appena 3 gol, ma uno memorabile, su punizione. Era il 31 dicembre 1977, la Fiorentina penultima in classifica batteva il Napoli e si rimetteva in carreggiata. Ha vinto una Coppa Italia e una Coppa italo-inglese, ma ha soprattutto partecipato a due delle più incredibili salvezze della Fiorentina, quella del 1971 e quella appunto del 1978, conquistata con un soffertissimo pareggio interno contro il Genoa.
Memorabili i suoi duelli con Riva, Boninsegna e Prati, fermati con le buone o con le cattive, anche perché senza troppe telecamere a far vedere tutto era più facile ricorrere a certi trucchi del mestiere. E’ sempre però stato considerato uno duro, ma corretto, un difensore che non ricorreva a provocazioni o particolari cattiverie. Col passare degli anni, Galdiolo è diventato la chioccia dei più giovani, aiutando l’inserimento dei tanti promettenti ragazzi del settore giovanile. Come Moreno Roggi, che ora sta seguendo l’amico con l’associazione degli ex viola e che è salito spesso a Forlì trovando ogni volta una situazione sempre più grave. «Una cosa è certa – ha dichiarato Roggi – qualunque cosa succeda, non lasceremo mai solo Giancarlo neanche per un minuto».
David Guetta