Mountain View sta stringendo accordi con le major hollywodiane per vendere film attraverso You Tube. E anche apple a breve dovrebbe consentire di scaricare spettacoli via iTunes.
MILANO – Siamo all’alba, almeno negli Usa, della tv intelligente. In cui il tradizionale apparecchio televisivo, grazie alla possibilità di connettersi a internet, diventa l’epicentro di nuovi servizi digitali.
La prima mossa l’ha fatta Google, che, secondo il quotidiano britannico Financial Times, è in trattative con le major hollywodiane per poter vendere film e altri contenuti video attraverso la sua controllata You Tube. Google dovrebbe utilizzare il suo motore di ricerca per «spingere» gli utenti a guardare i futuri film.
CONVERGENZA – Ma la strada della convergenza tra il web e la tv è stata presa con decisione anche da Apple che il primo settembre dovrebbe svelare, insieme ai nuovi iPod, la sua iTv nella quale utilizzando il sistema operativo dell’iPhone 4 dovrebbe traghettare il mondo di iTunes verso il piccolo schermo. È di pochi giorni fa infatti l’indiscrezione secondo cui la società di Steve Jobs starebbe chiudendo accordi con la News Corp di Rupert Murdoch, oltre che con CBS e Disney, per consentire agli utenti iTunes di scaricare spettacoli tv al costo di 0,99 centesimi di dollaro per 48 ore. Ma i due giganti dell’information tecnology non sonmo gli unici attori in campo. Altre compagnie come Netflix stanno acquisendo aggressivamente i diritti per trasmettere film in streaming e Hulu, il sito di Walt Dysney, Nbc e News Corp che trasmette gratuitamente le principali serie tv (ma solo negli Usa) sta per sbarcare in Borsa, prevedendo un’offerta azionaria da 2 miliardi di dollari, proprio allo scopo di allargare il servizio. Il tentativo di Google e Apple è anche però quello di creare una gamma di prodotti integrati utilizzabili a 360 gradi, basati tutti sullo stesso sistema operativo. Mountain View ha scoperto (parzialmente) le carte a maggio. Il suo futuro decoder alla base di quella che comunemente si chiama la Google tv, avrà piattaforma Android e si chiamerà Logitech Revue, mentre come detto per Apple è solo questione di giorni, anche se la piattaforma software già si conosce è sarà quella dell’iPhone.
TV INTEGRATE – Il mercato del resto, almeno negli Usa, è maturo per la convergenza web-tv. Secondo una ricerca di Parks Associates circa un quarto delle tv vendute nel 2010 negli Usa dispone già di un collegamento ad internet e gli utilizzatori finiscono spesso per bypassare i programmi televisivi tradizionali per attingere dal web. Chi poi non possiede un tv integrabile ad internet può accedere ai contenuti della rete con blu-ray player, consolle per videogiochi, lettori dvd e set top box collegabili al web. E se sul fronte industriale comincia la lotta per inserire all’interno dei prodotti i propri chip (è il caso di Intel con il suo Atom) o il proprio sistema operativo (è il caso di Google con Android) sul fronte dei rivenditori, catene dell’elettronica come Best Buy si stanno impegnando per rendere la vita più semplice alla clientela. Preparandosi a vendere servizi digitali per offrire un’interfaccia tv più semplice di quelle tradizionali per l’accesso a Internet. Non a caso TiVo, società pioniera della videoregistrazione digitale, sta vendendo a operatori tv via satellite o via cavo un software in grado di integrare i contenuti tv con quelli del web permettendo così agli utenti di accedere all’uno o agli altri con un solo telecomando. E anche i futuri decoder di News Corp’s (presente in Italia con il marchio Sky) dovrebbero prevedere l’accesso integrato alla rete. Ciò che è chiaro che la vittoria nel campo della smart tv arriderà non solo a chi entrerà in possesso dei migliori contenuti, ma soprattutto a chi riuscirà a creare il sistema di accesso più semplice per l’utente.
Redazione online