Il premier in un messaggio ai Promotori della Libertà lancia un appello ai finiani: “Chi rimane nel Pdl, avrà amicizia. Anche nel momento della formazioni delle liste elettorali.” E poi difende la legge elettorale
ROMA – Se venisse a mancare il sostegno della maggioranza si andrebbe al voto. Così, in un messaggio ai Promotori della Libertà, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. «Il sostegno della maggioranza – spiega – è stato fondamentale per l’azione di governo. Solo grazie a questo sostegno infatti, abbiamo già potuto realizzare una parte consistente del programma proposto agli italiani e consacrato dalla maggioranza degli elettori. Sarebbe imperdonabile che per puri interessi personali e di parte questo sostegno venisse meno tradendo il mandato e la fiducia degli elettori. Se proprio dovesse succedere torneremo dagli elettori che sapranno bene a chi dare il loro voto. Ma sono sicuro che questo non succederà».
LA PROMESSA AI FINIANI – Il presidente del Consiglio si rivolge poi ai parlamentari che hanno seguito Fini: «Non c’è bisogno di ripeterlo, ma con l’occasione voglio ricordarlo – dice Silvio Berlusconi nell’audiomessaggio: «Tutti i nostri parlamentari che, avendo prima deciso di fare parte di un nuovo gruppo, dovessero per senso di responsabilità e per lealtà nei confronti degli elettori che li hanno votati, decidere di restare nel gruppo del Pdl, tutti, nessuno escluso, potranno contare sulla nostra amicizia, sulla nostra solidarietà e lealtà, anche nel momento della formazione delle liste elettorali».
CINQUE PUNTI – Il governo è intenzionato a chiedere la fiducia sui cinque punti programmatici che alla ripresa dall’attività politica il premier presenterà al parlamento. «Abbiamo elaborato le priorità e gli interventi concreti sui quali il Parlamento dovrà pronunciarsi nelle prossime settimane, a cominciare dai cinque punti programmatici nei quali abbiamo sintetizzato le riforme che sono appunto prioritarie e che intendiamo realizzare entro questa legislatura e cioè: la riforma tributaria, il federalismo fiscale, la sicurezza, l’immigrazione, il rilancio del Sud e la riforma della giustizia», ha elencato. «Dunque alla riaperture delle Camere, ci impegneremo affinchè sia votata la fiducia su questi cinque punti e non ci lasceremo distrarre dai giochi di Palazzo che purtroppo sono ancora in corso», ha aggiunto.
SINISTRA EVERSIVA – Berlusconi poi difende l’attuale legge elettorale perchè rispetta il principio della democrazia liberale ma «a questo principio sacrosanto l’opposizione di sinistra prigioniera del passato continua a preferire i vecchi giochi di Palazzo. L’obiettivo fin troppo scoperto è quello di sovvertire il verdetto elettorale e di portare al governo loro stessi, cioè chi ha perso le elezioni». «E voi – dice Berlusconi rivolto ai Promotori della Libertà – nei contatti con gli altri dovete denunciare ai nostri elettori questo continuo tentativo eversivo «di ribaltare il voto e di ribaltare la democrazia con il soccorso di alcuni magistrati di sinistra».
LEGGE ELETTORALE – «Di questa legge elettorale, super criticata dalla sinistra, certo non si può dire che non rispetti il principio basilare della democrazia liberale: e cioè che il popolo sia sovrano». «In Italia infatti – spiega Berlusconi – grazie a questa legge, è finalmente il popolo che con il suo voto al contrario di quanto succedeva prima, decide chi sarà il presidente del Consiglio, quali saranno le alleanze di governo e quale sarà il programma che il governo e la maggioranza parlamentare si impegnano a realizzare. A questo principio sacrosanto, l’opposizione di sinistra, prigioniera del passato, continua a preferire i vecchi giochi di Palazzo. L’obiettivo fin troppo scoperto è quello di sovvertire il verdetto elettorale e di portare al governo loro stessi, cioè chi ha perso le elezioni».
PROCESSO BREVE – «Nella mozione, sulla giustizia – sostiene Berlusconi – per quanto mi riguarda non dovrebbe esserci il cosiddetto processo breve, che dovrebbe invece essere finalmente un processo per tutti di ragionevole durata e cioè di una durata massima di sei anni e mezzo, molto di più di quel che durano i processi nelle vere democrazie. Ma siccome quando si tratta di giustizia e di processi non c’è una norma che non tocchi, non riguardi uno dei tanti processi o meglio delle tante aggressioni che mi sono state rivolte in questi anni per tentare di sovvertire il voto degli italiani, anche se questa norma è giusta ed anzi assolutamente doverosa , la sinistra e i suoi giornali la fanno diventare uno scandalo e la mettono al centro di una campagna ancora e sempre contro di me. Allora io voglio rassicurare ancora una volta la sinistra». «Per quanto mi riguarda, dentro la mozione sulla giustizia che porteremo all’approvazione del Parlamento prossimamente – precisa – non dovrebbe esserci alcun riferimento a questo cosidetto processo breve. E quindi, per favore, la piantassero di fare tanto baccano e pensassero piuttosto al loro vuoto di idee, di programmi e di leader».
AGOSTO FOLLE – «Come voi – sostiene Berlusconi – abbiamo sentito in questo periodo tante, troppe parole che non volevano dire nulla: soprattutto da parte dei nostri avversari dell’opposizione che sembrano avere solo due ossessioni: e quella di insultare il Capo del Governo attribuendogli le peggiori nefandezze e quella di cambiare una legge elettorale che invece funziona benissimo, e che ha dimostrato di consentire la governabilità del Paese». «Quanto al nostro governo, noi – puntualizza il presidente del Consiglio – sia nel mese di luglio che in agosto, mentre gli altri producevano solo chiacchiere e veleni, abbiamo continuato a lavorare in silenzio. Abbiamo tenuto a cuore ad esempio gli interessi di quei milioni di piccoli e medi imprenditori che sono la grande risorsa della nostra economia e soprattutto abbiamo cercato di aprire per loro, per i loro prodotti e per le loro esportazioni, prospettive nuove grazie a una concreta diplomazia commerciale attuata sul campo in ogni paese. Abbiamo anche elaborato le priorità e gli interventi concreti sui quali il Parlamento dovrà pronunciarsi nelle prossime settimane, a cominciare dai cinque punti programmatici nei quali abbiamo sintetizzato le riforme che sono appunto prioritarie e che intendiamo realizzare entro questa legislatura e cioè: la riforma tributaria, il federalismo fiscale, la sicurezza, l’immigrazione, il rilancio del Sud e la riforma della giustizia».
Redazione online