Il presidente della Rai sottolinea che ci sono limiti che “l’informazione del servizio pubblico non può valicare”. La risposta del direttore generale: “Alcune iniziative del direttore del Tg prestano il fianco a ‘misinterpretazione'”
ROMA – Uno scontro a suon di lettere quello tra i vertici della Rai, dopo che il presidente dell’azienda televisiva, Paolo Garimberti ha scritto a Mauro Masi risollevando la questione del direttore del Tg1, Augusto Minzolini, spesso al centro delle polemiche per i suoi editoriali. Minzolini, sostiene Garimberti, ha superato i limiti. A riaccendere la tensione l’editoriale di ieri sera, nel quale il direttore del Tg1 suggeriva il ritorno al voto per uscire dalla crisi della maggioranza. Immediata la risposta del direttore generale: “Il Tg1 di Minzolini garantisce il pluralismo dell’informazione. Come ho avuto modo di affermare anche pubblicamente in Commissione Parlamentare di Vigilanza – scrive Masi – non condivido la Tua preoccupazione di una mancanza di pluralismo da parte del TG1. Né ho rinvenuto sinora elementi tecnico/fattuali che la dimostrino”.
La lettera di Garimberti. “Caro Direttore, intendo sottoporti con molta forza, e con la precisa richiesta che questa volta ci sia da parte tua un intervento diretto e immediato, il caso dell’editoriale del direttore del Tg1, Augusto Minzolini, nell’edizione delle 20 di ieri sera”. Inizia così la lettera inviata dal presidente Rai. Garimberti sottolinea che ci sono limiti che “l’informazione del servizio pubblico non può valicare. Ieri purtroppo sono stati valicati: ci sono stati nell’intervento del direttore Minzolini giudizi inopportuni in quanto invasivi delle competenze e responsabilità di soggetti politici e istituzionali, giudizi che impegnano il servizio pubblico e che non competono all’informazione della Rai”. Il presidente torna poi sull’importanza del “pluralismo” dell’informazione Rai e proprio su questo punto Masi ha concentrato la sua risposta.
La risposta di Masi. “Condivido pienamente ‘che tutti gli operatori dell’informazione del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, ma più in generale tutti quelli che vi lavorano, debbano astenersi dall’esporre l’Azienda a interventi anche di tipo sanzionatorio da parte degli organi di controllo’. E ciò naturalmente deve estendersi a tutte le trasmissioni in palinsesto – scrive Masi nella risposta – Come ho avuto modo di affermare anche pubblicamente in Commissione Parlamentare di Vigilanza, non condivido la Tua preoccupazione di una mancanza di pluralismo da parte Tg1”. Masi, che assicura che valuterà con attenzione la missiva di Garimberti aggiunge: “Vero è – prosegue – che alcune iniziative del Direttore Minzolini (peraltro quasi sempre criticate apoditticamente da alcuni ambienti; sempre gli stessi) possano prestare il fianco a qualche ‘misinterpretazione’ credo anche al di là della sua effettiva volontà”. Infine, ha concluso: “Non posso che condividere la Tua proposta di discutere in Consiglio di Amministrazione il tema dell’informazione del Servizio Pubblico. Al riguardo, Ti anticipo che sto predisponendo una relazione che Ti chiederò di inserire all’ordine del giorno del Consiglio di Amministrazione che riguarda alcuni aspetti dell’informazione nel servizio pubblico radiotelevisivo del nostro Paese. Su questo tema mi sono già rivolto al Ministro degli Affari Esteri affinché le nostre ambasciate in Francia, Germania, Spagna e Inghilterra possano farci tenere utili elementi informativi e comparativi”.