La cittadina del Cilento si prepara per i funerali del sindaco ammazzato domenica 5. L’autopsia ha stabilito che il primo cittadino è stato ucciso da 7 colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata. I magistrati seguono la pista dell’agguato di camorra
L’ultimo abbraccio al suo “eroe moderno”, come lo hanno eletto i poster che tappezzano il paese, Pollica lo darà venerdì mattina in quel porto che Angelo Vassallo ha amato più di ogni cosa e i cui appalti sono ora nel mirino degli investigatori alla ricerca di una traccia tra i tanti affari, piccoli o grandi, che un angolo di paradiso come questo offre.
Migliaia le persone attese al funerale che sarà all’aperto e di popolo per il sindaco-pescatore barbaramente trucidato domenica notte, anche se la pioggia di oggi non promette nulla di buono. E soprattutto all’insegna della massima semplicità, anche se è innegabile che con la sua morte Vassallo è già diventato per molti un simbolo della lotta alle mafie. Ne è testimonianza la mobilitazione prevista per domani, con diversi pullman in partenza da tutta Italia per raggiungere la cittadina del Cilento e le numerose personalità della politica la cui presenza è annunciata: dal ministro per l’Ambiente Prestigiacomo al sottosegretario agli Interni Mantovano, dal leader del Pd Bersani a quello dell’Udc Casini, da Chiamparino a Vendola alla Iervolino.
Nella giornata di giovedì anche il Parlamento Europeo ha osservato un minuto di silenzio. E così, ancora incredula e sotto choc, Pollica si appresta a dare l’ultimo saluto al suo sindaco cercando di esorcizzare l’idea che la camorra possa aver allungato i suoi tentacoli su questa gemma del Cilento. “Questo è un posto di gente perbene”, il ritornello che ancora oggi veniva ripetuto in paese. Ma le indagini della Dda di Salerno vanno proprio nella direzione dell’agguato di camorra. Dopo l’autopsia svolta nella tarda serata di mercoledì, gli investigatori hanno un quadro decisamente più nitido della dinamica dei fatti. L’autopsia ha confermato i dati emersi subito dopo il ritrovamento del cadavere, centrato da sette colpi di pistola.
L’idea che si va rafforzando è che le modalità dell’agguato siano di natura mafiosa e che le piste legate alla vita privata in questo momento siano da non escludere ma secondarie: il filone da battere, questo il convincimento degli inquirenti, è che la morte di Vassallo sia riconducibile alla sua attività amministrativa e ad un no a qualche interesse privato.
Ma oggi, giovedì, è stata soprattutto la giornata del ricongiungimento di Pollica con il suo sindaco, il cui feretro, seguito da un corteo di amici e parenti, è arrivato proveniente dall’obitorio di Vallo della Lucania accolto dal silenzio più totale poco prima delle 14 nella chiesa dell’Annunziata di Acciaroli dove ad attenderlo c’erano un paio di centinaia di persone cronacae dove è stata allestita la camera ardente che andrà avanti per tutta la notte.
Nel corso della mattinata di giovedì la famiglia Vassallo ha ricevuto la visita del vescovo di Vallo della Lucania, monsignor Rocco Favale. Il presule è arrivato alle 10 a casa del sindaco portando il suo conforto alla moglie Angela e ai figli Giusy e Antonio. Sarà proprio monsignor Favale a presiedere i funerali in programma alle 10,30.
Favale rivolgerà un invito ai cilentani: “Nella omelia – ha anticipato – dirò che devono amare la loro terra e non svenderla”. Al termine del rito funebre la bara di Vassallo sarà portata a spalla per circa un chilometro dagli amici del porto fino al ponte di Acciaroli. Da lì la salma proseguirà il suo viaggio verso il locale cimitero dove verrà tumulata non prima di un ultimo momento di raccoglimento dinanzi al suo Comune. Sarà questo l’addio di Pollica al suo Angelo, “eroe moderno del Cilento”.