«Ora ci chiamiamo tutti Angelo Vassallo»
POLLICA – È proseguito per tutta la notte l’omaggio nella camera ardente allestita nella chiesa dell’Annunziata alla salma di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ucciso in un agguato nella notte di domenica.
Poco dopo le 10.30 la bara con Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso domenica notte dai sicari della camorra, è uscita dalla chiesa della Santissima Annunziata per essere portata sull’altare allestito sul porto di Acciaroli. La bara è portata a spalla da amici, amministratori e familiari.
Oltre ai tanti cittadini del posto, c’è una nutrita rappresentanza del mondo delle istituzioni e dell’associazionismo. Legambiente è presente con le sue bandiere e uno striscione con la scritta «Ciao Angelo», oltre a numerosi gonfaloni provenienti da tutta Italia, compreso quello del Comune di Firenze, tra i primi ad arrivare con i suoi rappresentanti in costume tipico del Maggio fiorentino.
Ieri sera a rendere omaggio alla salma si è recato Pier Luigi Bersani, segretario nazionale del Pd, partito al quale Vassallo era iscritto. Una gigantografia sette metri per dieci, del sindaco-pescatore in piedi su uno scoglio in mezzo al mare, ricopre la torre che dà sul porto. Gli amici del paese hanno issato uno striscione sul quale si legge «Ora ci chiamiamo tutti Angelo Vassallo: sei e sarai sempre vivo in mezzo a noi».