Un portiere troppo frettoloso si concede al proprio pubblico convinto di aver parato un tiro dal dischetto. La sua esultanza però viene subito sbugiardata dalle leggi della fisica, con cui non aveva fatto i conti dopo la respinta.
Aveva proprio ragione Giovanni Trapattoni: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Vaglielo a spiegare a questo portiere non ancora identificato (ma non si esclude che YouTube non riveli presto le sue generalità) che rischia di diventare lo zimbello del web. La sua rabbiosa esultanza dopo aver respinto un calcio di rigore ha luogo mentre si consuma una piccola tragedia sportiva, a sua insaputa, di cui lui è il protagonista.
E’ risaputo che nei rigori a oltranza non vale la ribattuta da parte del tiratore, tantomeno di un compagno di squadra, motivo per cui il rigore che segue ai tempi supplementari è un faccia a faccia in stile far west che coinvolge esclusivamente tiratore e portiere. Ma le leggi della fisica valgono anche che in questo genere di sfida, di conseguenza se la respinta non è “a muro” c’è sempre il rischio che l’energia cinetica conservata dal pallone sia beffarda: basta un effetto strano impresso alla sfera e il gioco e quando credi di esserti salvato, se non ti guardi alle spalle, fai questa fine….