Alla DSM, ditta farmaceutica di capua. Recuperati i tre corpi: soffocati dalle inalazioni
ROMA – Tre operai sono morti in un incidente sul lavoro avvenuto a Capua, in provincia di Caserta. Secondo le prime informazioni dei Vigili del fuoco i tre uomini stavano lavorando alla bonifica di una cisterna della ditta farmaceutica olandese Dsm. Due corpi sono già stati recuperati. Intorno alle 14 è stato recuperato anche il terzo corpo.
LAVORI DI MANUTENZIONE – I tre hanno inalato gas mentre stavano effettuando lavori di manutenzione in un silos alto sette-otto metri di un’azienda farmaceutica sulla Via Appia. Secondo quanto si è appreso, i tre operai deceduti erano tutti residenti nel Napoletano. Uno di loro si chiamava Giuseppe Cecere, di 50 anni, sposato e padre di tre figli, residente non molto lontano dal luogo dove è avvenuta la tragedia. Al momento sono ancora in corso ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri della locale compagnia, coordinati dal sostituto procuratore Donato Ceglie. Il silos in cui stavano lavorando contiene in genere liquido per le lavorazioni industriali farmaceutiche. Sul posto anche i carabinieri di Capua per i rilievi.
FAMIGLIARI – All’esterno dell’industria chimica si sono radunati i familiari delle vittime. In preda alla disperazione, attendono notizie dai soccorritori e dalle forze dell’ordine che presidiano i cancelli. Sono giunti anche numerosi residenti nella zona che stanno portando la loro solidarietà ai familiari degli operai deceduti.
LA DITTA – L ‘incidente non è avvenuto all’interno dello stabilimento della Pierrel ma in un’altra azienda. Lo sottolinea in una nota la Pierrel S.p.A. che «unendosi al dolore delle famiglie colpite dalla tragedia di Capua – si legge nel comunicato – precisa che l’incidente non è avvenuto presso il proprio stabilimento bensì presso lo stabilimento della multinazionale olandese DSM S.p.A., che con Pierrel non ha da anni alcun tipo di legame».
Redazione online
Pochi giorni dopo le affermazioni del Ministro Tremonti sul fatto che l’Italia non si può permettere, con la crisi economica, di avere leggi come la 626, ….. altre tre morti sul lavoro che si potevano evitare.
Come commentate che un ministro faccia confusione fra la norma abrogata oltre sue anni fa invece di citare quella nuova?
e cosa può dire ai familiari dei tre operai?
E come si può commentare che invece di far fare controlli ( e magari controlli di aiuto senza sanzioni) , lo stato spinge per fare altri tipi di attività agli ispettori ?
E il taglio delle finanze, invece di bloccare rimborsi spese in alberghi e pranzi ai vertici, riducono anche i rimborsi della benzina (soluzione inventata qualche anno fa da un dirigente ministeriale: far fare i controlli solo dove si arriva a piedi) !
(P.S. ma come si fa ad essere così….. da non “sapere” che una cisterna di fementazione può avere gas irrespirabili? purtroppo i tre operai non possono più rispondere, ma mi viene il dubbio che siano stati comunque “convinti” a lavorare e produrre comunque in velocità .)