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Sarkozy all’Onu: «Tassiamo tutte le transazioni finanziarie del mondo»

Apertura del summit «millenium goals»: 8 obiettivi per l’umanità entro il 2015. Il presidente francese: «Servono fonti di finanziamento per la lotta contro la povertà e le pandemie»

Nicolas Sarkozy (Reuters)

La Francia ritorna alla carica. Il presidente francese Nicolas Sarkozy si è detto favorevole ad istituire una tassa universale su tutte le transazioni finanziarie. Sarkozy ha parlato da New York, in apertura del summit «Millenium goals», parte della 65esima assemblea generale delle Nazioni Unite. La tassa finanzierebbe gli obiettivi di sviluppo globali dell’Onu. «Perché non dovremmo chiedere alla finanza di partecipare alla stabilizzazione del mondo?», ha detto il presidente francese. «Bisogna trovare delle nuove fonti di finanziamento per la lotta contro la povertà, per l’istruzione e per la risoluzione delle grandi pandemie sanitarie del pianeta», ha proseguito Sarkozy.

BAN KI MOON – «Non possiamo pareggiare i bilanci sulle spalle dei più poveri» aveva detto in precedenza il segretario generale dell’Onu, Ban Ki moon, nel suo discorso di apertura del summit. Il segretario dell’Onu ha esortato i leader della comunità internazionale a non perdere di vista l’obiettivo di mettere fine alla povertà estrema entro il 2015. Un obiettivo che, nonostante la crisi economica globale, è ancora raggiungibile, ha detto: «Nonostante gli ostacoli, lo scettismo e la scadenza sempre più vicina del 2015, questi obiettivi sono raggiungibili». Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon ha detto che dei 145,7 miliardi di dollari promessi alle Nazioni Unite dai Paesi ricchi al G8 di Gleneagles, in Scozia, mancano ancora 26 miliardi. Il segretario generale ha insistito sulla necessità di un maggiore impegno politico e di una maggiore determinazione per centrare gli Obiettivi, fermo restando le difficoltà create dalla crisi prima finanziaria e poi economica mondiale. Ma sia gli esperti Onu sia le organizzazioni non governative impegnate su questi fronti dicono che di miliardi ne servono 120. «So che c’è scetticismo, ma questa è una promessa, un progetto dei leader mondiali per risollevare miliardi di persone dalle loro condizioni di povertà» ha ribadito Ban Ki-moon.

GLI OBIETTIVI DEL SUMMIT – Gli Obiettivi del Millennio, primo tra tutti la battaglia contro la fame nel mondo, sono così alla verifica dell’Assemblea generale dell’Onu. Tre giornate di lavoro, che impegneranno oltre 140 tra capi di Stato e di governo in un confronto sui temi più spinosi del pianeta. In agenda gli otto punti degli Obiettivi approvati dieci anni fa e che dovrebbero essere raggiunti entro il 2015: dimezzare il numero delle persone che vive con meno di un dollaro al giorno, garantire l’istruzione primaria a tutti, promuovere la parità dei sessi, ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute materna, bloccare la diffusione l’Hiv-Aids, malaria e altre malattie e invertire la tendenza, garantire la sostenibilità ambientale, sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo. Molti ora si chiedono se sia ancora realistico credere di potercela fare. A Times Square, Amnesty Intrenational ha portato «un orologio della mortalità materna», che terrà il conto delle donne, che durante il summit, moriranno in diverse parti del mondo per complicazioni durante la gravidanza o il parto. L’orologio partirà da 5.317.280, il numero delle donne morte da quando la dichiarazione del Millennio è stata adottata.

LE DIFFICOLTA’ – A New York c’è anche chi invita ad esaminare in modo critico la situazione e a dire che il primo Obiettivo del Millennio resta per ora una chimera: ne è convinto Luca De Fraia, vice segretario generale di ActionAid presente in questi giorni al Summit delle Nazioni Unite a New York. «Dal 2000 le persone affamate nel mondo sono aumentate di circa il 10%«». Dieci anni fa, quando 189 capi di stato e di governo hanno adottato la Dichiarazione del Millennio impegnandosi ad eliminare la povertà entro il 2015, gli affamati erano circa 850 milioni. Oggi, nonostante i dati Fao mostrino un sensibile miglioramento rispetto al 2009, 925 milioni di persone soffrono la fame».

Fonte: Corriere della sera

Sarkozy all’Onu: «Tassiamo tutte le transazioni finanziarie del mondo»ultima modifica: 2010-09-21T00:59:32+02:00da
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