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Dal Pdl affondo su «Annozero»: «Processo con sentenza già compilata»

«Accuse a senso unico al presidente del Consiglio, non c’è stato contraddittorio». Cicchitto e Gasparri contro il programma di Santoro, che nella puntata di debutto ha attaccato anche il Cda Rai

Michele Santoro in trasmissione (Lapresse)

ROMA – «La trasmissione di ieri sera di Annozero è stata un vero e proprio processo – con sentenza precostituita già scritta e senza possibilitàalcuna di contraddittorio – celebrato in assenza di esponenti del Pdl e con l’esponente leghista in studio continuamente interrotto per impedirgli di confutare tesi irreali, fantasiose e anche autentiche calunnie». Lo dicono i capigruppo Pdl di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, che vanno all’attacco del programma condotto da Michele Santoro, tornato in onda giovedì sera. E aggiungono: «Sul banco degli imputati, anzi, dei condannati a priori, le macchinazioni del presidente del Consiglio. Solo un unico commentatore giornalista, Travaglio fazioso, schieratissimo e anche lui senza contraddittorio. E l’esponente dell’opposizione lasciato andare a ruota libera, anche lui “contro”. Santoro ha anche pubblicamente contestato in maniera volgare il ruolo del direttore generale della Rai, Masi, che in questi giorni ha giustamente richiamato tutti al rispetto del pluralismo e di un libero ed effettivo contraddittorio».

L’AFFONDO DI SANTORO – Nel corso di Annozero si è parlato della vicenda della casa di Montecarlo che vede coinvolto il cognato del presidente della Camera e si è parlato del dibattito scaturito attorno all’autenticità dei documenti prodotti, dopo che gli esponenti di Futuro e Libertà avevano parlato apertamente di dossieraggio e di coinvolgimento dei servizi segreti e di personaggi politici molto vicini al presidente del consiglio. Michele Santoro aveva esordito con riferimenti alle polemiche che hanno preceduto la messa in onda del suo programma, agli ostacoli che ha dovuto superare prima della certezza della messa in onda – il conduttore ha giocato il suo intervento su una sorta di parabola tra il suo ruolo e quello del direttore di una fabbrica di bicchieri che ha successo ma che si vede boicottato dal suo stesso titolare – e al fatto che ai suoi due principali collaboratori, Marco Travaglio e il vignettista Vauro, non è stato rinnovato il contratto (ma entrambi hanno partecipato, a questo punto a titolo di ospiti, alla trasmissione).

LA REAZIONE DEL CDA – Il direttore generale di Viale Mazzini, Mauro Masi, non ha preso bene gli attacchi rivolti alla sua persona (in particolare un «vaffanbicchiere» chiaramente evocativo) e all’azienda in generale e a caldo aveva parlato della possibilità di affrontare il caso Annozero al più presto in una riunione del Consiglio di amministrazione. Il consigliere di maggioranza Antonio Verro ha detto di aspettarsi «un provvedimento anche disciplinare», precisando che «con il ’Vaf’ al direttore generale – prosegue – non c’entra la politica ma il rispetto delle regole aziendali».

 

Redazione online

Dal Pdl affondo su «Annozero»: «Processo con sentenza già compilata»ultima modifica: 2010-09-24T15:06:10+02:00da
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