Gli uomni di Reja vincono a Verona e sono ora in testa con l’Inter a quota dieci punti. Prima vittoria stagionale per Mihajlovic, grazie a Ljaijc-De Silvestri. Maccarone salva il Palermo. Il Brescia cade a Bari, Catania-Bologna 1-1. Samp-Udinese 0-0. Il Napoli vince a Cesena 3-1,espulso Mazzarri.
Roma capitale? Sì, ma per merito della Lazio. Quanto è lontana la scorsa, travagliata, stagione per i biancocelesti. Gli uomini di Reja trovano tre punti pesantissimi sul campo del Chievo, altra aspirante a far coppia con l’Inter in cima alla classifica. Il tecnico friulano ha trovato la formula giusta: ogni settimana cambia gli attaccanti e viene puntualmente premiato. Questa volta è Zarate a trovare il gol: i biancocelesti salgono così a quota 10, a pari punti con l’Inter di Benitez.
Oltre al Chievo, cade anche l’altra pretendente al primo posto: il Brescia si ferma a nove punti, sconfitta 2-1 dal Bari. Dopo il gol di Rivas, la squadra di Ventura è stata raggiunta momentaneamente da Kone, ma ha avuto la forza di rispondere, proponendo il bel gioco che l’ha contraddistinta nella passata stagione. Il rigore di Barreto porta i pugliesi a quota 8, a una lunghezza proprio da Brescia e Chievo.
Alla giornata delle occasioni perse si iscrive anche il Catania, che va sotto con il Bologna (solito Di Vaio), trova il pareggio con un incredibile autogol di Britos ma non riesce a vincere. Il Palermo si salva al 93′: è Maccarone a fissare il 2-2 con il Lecce e a evitare una brutta figura ai rosanero al Barbera. Il Lecce era scappato sul 2-0 con Giacomazzi e Corvia. Pinilla (primo gol in A) ha riaperto i giochi, lo stupido rosso rimediato da Giacomazzi ha dato al Palermo la spinta per trovare il pareggio.
Chi fa festa per la prima volta in questo campionato è la Fiorentina: il rigore di Ljajic e poi De Silvestri permettono ai viola di vincere contro un Parma poco concreto. Una boccata di ossigeno per Mihajlovic. Altro 0-0 per la Samp, inchiodata sul pareggio dall’Udinese, che non vince, ma almeno porta a casa il primo punto stagionale.
CESENA-NAPOLI 1-4
48′ Parolo (C), 72′ Lavezzi (N), 81′ rig. Hamsik (N), 88′ e 90′ Cavani (N)
Non avrebbe meritato di perdere, e la vittoria del Napoli per 4-1 sul Cesena nasce da un secondo tempo straordinario giocato dalla squadra di Mazzarri. Il Napoli ha condotto la gara cercando di fare gioco anche se nel primo tempo è sembrata sterile in fase offensiva e prevedibile nella manovra di centrocampo con uno Yebda, schierato dall’inizio al posto di Gargano, apparso ancora fuori dagli schemi del Napoli e non abituato ai ritmi del calcio italiano. Stessa cosa per il “Principito” Sosa mai incisivo negli ultimi 20 metri. Lavezzi ha cercato di vivacizzare l’azione e Hamsik nei primi 45′ è stato servito poco e male. Di fronte un Cesena quadrato che si è difeso con ordine e un Antonioli decisivo in almeno un paio di circostanze.
Nella fase iniziale della ripresa la squadra di Ficcadenti ha provato l’affondo ed è riuscita a trovare il gol al 3′ grazie alla caparbietà di Schelotto nel recuperare un palllone servito poi al centro a un indisturbato Parolo che ha infilato De Sanctis. La reazione del Napoli non si è fatta attendere: Mazzarri, espulso nell’occasione del gol romagnolo, ha comandato due sostituzioni. Dentro Cavani e Gargano, fuori Sosa e Yebda. Le mosse si sono rivelate indovinate: Cavani ha dato il la all’azione che ha portato al gol del pari siglato da Lavezzi su assist di Dessena. A 10′ dal terminè arrivato poi il fallo di Lauro su Zuniga con conseguente calcio di rigore (dubbio) trasformato da Hamsik. Nel finale, invece, è stato lo stesso giocatore uruguaiano a legittimare il successo con un bel diagonale di destro prima e con un tocco morbido poi.
Vince il Napoli che reagisce alla battuta d’arresto casalinga cn il Chievo nel turno infrasettimanale. Per il Cesena seconda sconfitta consecutiva. Favola già finita?