Le multinazionali pagavano e loro prescrivevano i farmaci ‘amici’ a centinaia di malati cronici. Il giro di affari è di due milioni di euro, trenta professionisti coinvolti. Nas in azione in Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Lazio, Liguria, Veneto e Umbria: 21 le ordinanze di misure cautelari
Medici corrotti dalle case farmaceutiche, medicinali prescritti e somministrati arbitrariamente a centinaia di pazienti cronici. Non certo per il loro bene, quanto per quello dell’organizzazione capeggiata da un noto “professore universitario fiorentino, che riveste varie cariche in ambito ospedaliero, accademico, scientifico ed associativo di categoria”, l’ordinario di dermatologia Torello Lotti finita nel mirino dei Nas nell’inchiesta della procura di Firenze.
In tutto, le persone coinvolte, a vario titolo, sono trenta. I carabinieri del Nas hanno eseguito 21 ordinanze di applicazione di misure cautelari (6 custodie agli arresti domiciliari, 2 obblighi di dimora e 13 interdizioni dall’attività), emesse dal Gip del Tribunale di Firenze in Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Lazio, Liguria, Veneto e Umbria. Oltre all’esecuzione delle misure cautelari, sono in corso 37 perquisizioni.
L’associazione per delinquere sarebbe composta da medici specialisti e dai loro collaboratori. I militari hanno scoperto che questi avevano stipulato accordi corruttivi con imprenditori di industrie multinazionali farmaceutiche, da cui hanno ripetutamente percepito illeciti compensi stimati nell’ordine di circa 2 milioni di euro, gran parte dei quali fatti transitare sui bilanci di società di copertura, in cambio di prescrizioni e somministrazioni arbitrarie, a centinaia di pazienti in cura per diffuse patologie croniche, di specialità medicinali prodotte dalle aziende corruttrici, che realizzavano maggiori profitti derivanti dal conseguente incremento della diffusione dei farmaci.
Il professore universitario fiorentino ritenuto a capo dell’organizzazione, Torello Lotti, 57 anni, è dermatologo con incarichi di rilievo nell’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze ed è presidente della Sidemast (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse). Nelle carte dell’inchiesta compiono i nomi di persone riconducibili a diverse case farmaceutiche, fra cui Abbott, Jansseen Cilag, Wyeth Lederle, Schering Plough, Novartis, Morgan Pharma, Almirall.
Oltre a Lotti, ai domiciliari sono finiti Patrizia Cecchi, 52 anni, segretaria amministrativa del Centro interuniversitario di dermatologia biologica e psicosomatica dell’Università di Firenze, diretto da Lotti; Michela Troiano, 30 anni, specializzando in dermatologia e venereologia, ritenuta braccio destro di Lotti nel centro Psocarte di Firenze, diretto dallo stesso Lotti; Stefan Coccoloni, 30 anni, Leonardo Fronticelli, 33, e Corrado Trevisan, 59 anni, rappresentanti di una società organizzatrice di congressi e eventi per il lancio di prodotti e legati a Lotti anche in altri ambiti professionali. L’operazione è stata denominata ‘Derma: affare fatto’. Fra i reati ipotizzati anche l’abuso d’ufficio e la truffa ai danni del sistema sanitario nazionale.
Hey guys,
Im new here im sam.
I hope everyone is good!
I look forwards to being active here 🙂
see you all on the forum