Il filmato hard per un sito lo ha girato volontariamente e a pagamento. Elizabeth Hawkenson, studentessa di geologia alla Arizona State University ha ancora il suo sussidio
Elizabeth Hawkenson |
TEMPE (ARIZONA) – La fama l’ha conquistata per aver girato un video porno che successivamente le avrebbe fatto perdere una borsa di studio da 33.000 dollari. Ma la storia della diciottenne Elizabeth Hawkenson, studentessa di geologia alla Arizona State University che negli scorsi giorni ha conquistato le prime pagine dei giornali americani è falsa e sarebbe stata abilmente costruita a tavolino per promuovere uno dei tanti siti pornografici che impazzano sul web. La protagonista di questa vicenda e i suoi complici sono riusciti nel loro intento: il video hard è stato visto da tantissime persone ed Elizabeth ha conquistato un momentaneo e insperato successo oltreoceano.
LA FALSA STORIA – Tutto inizia all’inizio di questa settimana quando alcuni siti web cominciano a raccontare la storia di una studentessa, originaria di Copperas Cove, Texas, che dopo una denuncia arrivata alla sua università avrebbe perso una borsa di studio da 33.000 dollari. La sua colpa? Aver girato un video porno per il sito «Backroom Casting Couch» e aver mostrato durante il filmato il tesserino universitario. La foto di Elizabeth con il volto sorridente e con in mano il tesserino ha fatto velocemente il giro del mondo. Nel filmato si vede Elisabeth che pensa di partecipare a un casting per modelle, ma più tardi è convinta da un falso fotografo a fare sesso con lui in un ufficio. Come racconta il Telegraph di Londra, un anonimo collega della ragazza avrebbe denunciato Elizabeth all’università e avrebbe chiesto e ottenuto la revoca della sua borsa di studio. Nella lettera si leggerebbe: «Questa giovane ragazza ha disonorato la sua università in modo vergognoso e pubblico e non merita l’aiuto finanziario dell’ateneo».
LA VERITA’ – A questo punto dopo che la notizia si è ormai diffusa sulla blogosfera, il settimanale locale «Phoenix New Times» ha contattato l’università per conoscere qualche particolare in più. Invece ha scoperto che la ragazza risulta realmente iscritta all’ateneo ma la sua borsa di studio non è stata affatto revocata. Anzi. Nessuna lettera anonima sarebbe mai arrivata all’università. Avvicinata dai giornalisti del settimanale Elizabeth ha gettato la maschera: «Era tutto preparato – ha confessato la diciottenne – Sapevo di andare in quell’ufficio per fare sesso. Sapevo cosa stavo facendo perché mi hanno pagato». Elizabeth pensava che il video sarebbe stato postato su una sezione a pagamento del sito hard e che poche migliaia di persone avrebbero ammirato le sue performance hard. Per il filmato ha ottenuto 2.000 dollari di compenso e con questi soldi pagherà parte delle spese della sua vita universitaria
Francesco Tortora