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Accoltellate da un vicino per una lite. La madre muore, la figlia gravissima

I carabinieri hanno arrestato il vicino di casa con il quale le due donne avevano avuto screzi. Il movente? Lui non sopportava il cane. Già condannato per stalking

SIGNA (FIRENZE) – Condannato in mattinata in un processo per stalking, mercoledì sera ha teso un agguato alle vicine di casa, madre e figlia, che lo avevano denunciato, accoltellandole in strada. È successo a Signa (Firenze). La madre, Anna Maria Lotti, 64 anni, è morta in ospedale durante un intervento chirurgico a cui l’avevano sottoposta i medici di Careggi nel tentativo di salvarla; la figlia, Eva Bigalli, 40 anni è in gravissime condizioni ed è stata sottoposta anche lei ad intervento in sala operatoria all’ospedale di Torre Galli.

L’aggressore, Giovacchino Sereni, vive nella casa confinante. È un pensionato di 75 anni e ha agito impugnando un coltello. I carabinieri lo hanno bloccato subito, poi lo hanno arrestato per tentato omicidio, quindi, in tarda serata, per omicidio. Sereni proprio mercoledì mattina è stato condannato per stalking in un processo scaturito dalla denuncia delle donne, bersaglio di minacce e danneggiamenti alle auto. «Non ci ho visto più. Quelle due mi hanno rovinato la vita», ha detto ai carabinieri, mentre lo arrestavano. Da tempo fra i due nuclei familiari c’erano dissapori. Secondo le prime informazioni, il pensionato non tollerava il cane delle vicine. Un motivo che nel tempo avrebbe acceso rancori culminati nelle denunce, fino alla condanna.

A dare l’allarme sarebbero stati alcuni abitanti nella zona, in località Colli Alti, che hanno sentito gridare aiuto. L’aggressione è avvenuta di fronte all’abitazione delle donne. Il pensionato avrebbe agito appena madre e figlia sono scese dall’auto, parcheggiata dalla parte opposta della strada, in via La Pira. Nelle vicinanze c’è una banca. Secondo una ricostruzione, Sereni si sarebbe accanito prima contro la figlia, successivamente con la madre, accoltellandole entrambe. L’uomo è stato subito portato nella caserma dei carabinieri di Signa. Anna Maria Lotti era vedova e la figlia vive con lei. Sul luogo dell’aggressione è arrivato anche l’altro figlio di Anna Maria Lotti, che disperato è stato accompagnato dai carabinieri al capezzale delle due donne.

Accoltellate da un vicino per una lite. La madre muore, la figlia gravissimaultima modifica: 2010-10-14T09:58:28+02:00da
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