Con il 23,47% di share e 6.283.000 telespettatori. Il giornalista ai telespettatori: petizione in ogni caseggiato. Formigoni: «Punizione fuori dal mondo»
Michele Santoro (Imagoeconomica) |
MILANO – Michele Santoro rilancia lo scontro con il direttore generale della Rai Mauro Masi, che gli ha inflitto un provvedimento di sospensione che dovrebbe portare a far saltare le prossime due puntate di Annozero. Il conduttore spiega nel suo discorso introduttivo alla puntata, che ha fatto registrare il record stagionale di ascolti con il 23,47% di share e 6.283.000 telespettatori, che avrebbe preferito ricorrere al giudice per impedire che la punizione contro di lui fosse anche estesa alla cancellazione temporanea del programma. Ma visto che non ci sono i tempi tecnici per farlo, «non c’è che una soluzione: ricorrere al cosiddetto arbitrato interno, soluzione che non amo. Ma voglio per una volta – aggiunge rivolto al suo pubblico – che voi raccogliate in ogni caseggiato dove c’è qualcuno che ascolta Annozero una dichiarazione che dice al presidente della Rai “sono un abbonato e non voglio essere punito al posto di Santoro”».
BERSANI – «Ci possono essere errori ma un’azienda normale non fa punizioni autopicconandosi. È come se l’Eni per punire un ingegnere sospendesse l’estrazione del gas. Non è un’azienda normale». Il segretario Pd Pier Luigi Bersani, ospite di Annozero, critica così la decisione della direzione generale Rai di sospendere per 10 giorni la trasmissione di Michele Santoro. «Finchè non si cambieranno i meccanismi – afferma Bersani – i partiti non usciranno dalla Rai, non ci sarà un amministratore delegato non ne usciremo mai. Noi paghiamo il canone per avere un’azienda normale, l’autolesionismo non lo capisco».
FORMIGONI – «Io mi sarei limitato ad un cartellino giallo. Due giornate di squalifica sono una cosa fuori dal mondo. Da utente avrei preferito un’azienda che si fosse tenuta lontana da questi provvedimenti», ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo ad Annozero.
L’ARBITRATO – Nessun ricorso in tribunale dunque per Santoro. Ma ricorso a un collegio arbitrale che esamini la sospensione di dieci giorni decisa dal direttore generale Mauro Masi. Questa strada, stando all’articolo 7 dello Statuto dei lavoratori, lo metterà nelle condizioni di riprendere subito a lavorare garantendo quindi la trasmissione delle due puntate previste per giovedì 21 e giovedì 28 ottobre. Infatti l’articolo 7 dello Statuto prevede l’immediata sospensione di qualsiasi provvedimento in attesa che il collegio si riunisca. Collegio, convocato presso l’ufficio provinciale del Lavoro di Roma, che sarà composto da un membro indicato da Santoro (quasi certamente l’avvocato Domenico D’Amati) uno dalla Rai (un membro dell’ufficio legale) più un presidente concordato tra le parti o, in caso di mancata intesa, dall’ufficio provinciale del Lavoro. Dunque sembra quasi certo che Annozero continuerà regolarmente ad andare in onda fino alla riunione del collegio arbitrale e alla decisione che prenderà.
Redazione online