Informati Subito

Scrive a Carla Bruni la mamma del ragazzo morto in carcere in Francia

La salma è arrivata in Italia in avanzato stato di decomposizione: difficile l’autopsia. Cira Franceschi, picchiata a Grasse, chiede aiuto alla moglie di Sarkozy per fare chiarezza

Cira Franceschi assiste al rientro della salma del figlio (Ansa)

VIAREGGIO – Mamma Cira ha scritto a Carla Bruni, la moglie del presidente Sarkozy. Una lettera semplice ma toccante nella quale la madre di Daniele Franceschi, il carpentiere di 36 anni morto misteriosamente nel carcere francese di Grasse, chiede verità e giustizia. «Le scrivo il giorno dopo il rientro di mio figlio in Italia, un rientro per il quale ho dovuto lottare tanto, per rivolgerle un accorato appello affinché voglia intervenire per fare chiarezza sulla sua morte». E ancora: «Il dolore per la morte di un figlio solo chi è madre lo può comprendere, ma ancor più grande è il dolore nel non poter dare al proprio figlio una sepoltura dignitosa, Daniele è rientrato in Italia privo dei suoi organi; mi verranno restituiti forse a fine dicembre. Non mi sarà possibile dargli l’ultimo saluto: il suo corpo è in fase avanzata di decomposizione perché per 51 giorni non è stato tenuto alla temperatura di -22 gradi». Nella lettera la signora ricorda le paure del figlio quando era ancora in vita chiuso in cella («Mamma mi maltrattano», le aveva scritto) e l’aggressione da lei subita dalla gendarmeria mentre manifestava davanti al carcere di Grasse per chiedere verità e giustizia.

Intanto anche la Farnesina sta indagando sugli ultimi sviluppi del caso. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, in collaborazione con il consolato italiano a Nizza, ha «incaricato gli uffici competenti di svolgere indagini approfondite» e allo stesso tempo ha assicurato alla signora Cira Antignano, mamma di Daniele, «l’impegno del governo per fare piena luce sulla vicenda in collaborazione con le autorità francesi». Dunque il ministero degli Esteri, che già in passato si era interessato al caso, vuole avere chiarimenti sulla vicenda. Tre gli aspetti più oscuri: le cause del decesso di Daniele, l’aggressione denunciata dalla madre che manifestava davanti al carcere da parte della gendarmeria francese e la restituzioni della salma del giovane in cattivo stato di conservazione e con alcuni organi mancanti. «Un fatto di gravità inaudita – dicono i legali della famiglia Franceschi, Aldo Lasagna e Maria Grazia Menozzi – che rischia di compromettere la seconda autopsia sul corpo autorizzata dalla procura di Lucca».

L’arrivo della salma a Viareggio (Epa)

Nuovi particolari arrivano intanto dal primo esame sul corpo del carpentiere. Indizi che metterebbero in discussione le conclusioni delle autorità francesi che avevano sempre parlato di decesso provocato da cause naturali. Secondo l’avvocato Lasagna, sul cadavere sono evidentissimi i segni di frattura, tra i quali uno evidente al naso, compatibili con atti di violenza subiti o percosse inferte. «Lesioni che potrebbero essere compatibili con un’aggressione. Forse Daniela ha visto qualcosa che non doveva vedere», conferma l’avvocato Lasagna. L’autopsia, che presumibilmente sarà effettuata la prossima settimana a Lucca, darà l’ultimo e decisivo responso, anche se le condizioni di conservazione del cadavere rendono tutto molto problematico. Il corpo di Daniele è arrivato in Italia, secondo i legali e la madre della vittima, in una condizione assolutamente inaccettabile. E tutto questo è accaduto nonostante che il console italiano a Nizza, Agostino Chiesa Alciator, avesse scritto alle autorità francesi chiedendo che il cadavere fosse conservato nelle migliori condizioni possibili per effettuare anche l’esame necroscopico in Italia. «E invece mio figlio è stato fatto marcire, forse per nascondere qualcosa, e adesso la verità è più lontana», ha detto piangendo mamma Cira.

I periti dovranno valutare anche la documentazione – si tratta della copia di cartelle cliniche – inviata dalla Francia. ‘«Sarà fatta una comparazione tra le risultanze della nostra autopsia e quelle in possesso dei colleghi francesi»’, ha affermato l’avvocato Lasagna. Donatella Ferranti, capogruppo democratica nella commissione Giustizia della Camera, ha presentato un’interrogazione parlamentare «per fare piena luce sulle modalità della morte del giovane, sui tempi e sull’assurdo stato in cui è stata restituita la salma alla famiglia e sulle violenze subite dalla madre nel corso di una manifestazioni sotto il carcere di Grasse». Il portavoce dell’Italia dei Valori Leoluca Orlando ieri ha presentato un’interpellanza e ha accusato il ministro Frattini di non aver protestato per l’aggressione subita dalla mamma di Daniele davanti al carcere di Grasse. «Il corpo di Daniele Franceschi è stato oltraggiato -ha aggiunto Orlando – ed è come se fosse morto una seconda volta. E’ gravissimo, infatti, che le autorità francesi, nonostante le mille promesse, abbiano permesso che il suo cadavere si deteriorasse, rendendo così molto difficile, come affermano i legali della famiglia, una seconda autopsia in Italia».

Marco Gasperetti

Scrive a Carla Bruni la mamma del ragazzo morto in carcere in Franciaultima modifica: 2010-10-16T12:00:23+02:00da
Reposta per primo quest’articolo