Messa solenne in San Pietro – proclamati sette nuovi santi. Il papa ha canonizzato Mary MacKillop, pioniera della lotta agli abusi sui bambini. Fu perseguitata
Santa Mary MacKillop: nel 1870 denunciò un prete pedofilo (Epa) |
CITTA’ DEL VATICANO – Nel 1870, giovane suora, ebbe il coraggio di denunciare gli abusi sessuali commessi da un sacerdote sui bambini di una delle scuole fondate da lei e dalle sue consorelle. Il vescovo dell’epoca cercò di mettere a tacere tutto e la scomunicò: furono mesi di dure persecuzioni, fino alla completa riabilitazione. Oggi è santa, e a proclamarla è non a caso papa Benedetto XVI, campione della «tolleranza zero» contro i preti pedofili. Tra l’altro l’australiana Mary MacKillop (1842-1909) è la prima santa del quinto continente. La solenne proclamazione è avvenuta nel corso di una messa solenne in piazza San Pietro, durante la quale il Papa ha canonizzato sette beati.
LA STORIA – A soli 25 anni, nel 1867, MacKillop fondò il primo ordine religioso dell’Australia, le Sorelle di San Giuseppe del Sacro Cuore, con la missione di aprire scuole per i bambini delle famiglie povere. Nel 1870 la MacKillop e le sue consorelle denunciarono gli abusi di padre Keating: le accuse furono provate e il sacerdote venne rispedito in Irlanda (ufficialmente, per abuso d’alcol). Il vicario generale della diocesi di Adelaide, monsignor Sheil, si lasciò però convincere a intervenire con severità contro le Sorelle, cambiando le regole della congregazione: davanti al rifiuto della giovane fondatrice e superiora, la scomunicò per insubordinazione. Dopo un anno il vescovo Sheil, prossimo alla morte, revocò la scomunica; in seguito, una commissione episcopale la riabilitò completamente. L’approvazione papale dell’ordine religioso giunse, infine, nel 1888. Intervistata da Radio vaticana, la postulatrice della causa di canonizzazione, suor Maria Casey, ha precisato che la vicenda del prete pedofilo si inserì in un quadro di tensione preesistente tra suor MacKillop e la diocesi, e fu «un fattore, ma non un fattore diretto» dello scontro che portò alla scomunica. Nel suo discorso, il Papa ha elogiato l’opera della santa per «l’educazione dei poveri nel terreno difficile e impegnativo dell’Australia rurale» e ha accennato alle «numerose sfide» che la suora dovette affrontare.
Redazione online