Lo riferisce il New York Times guerra in Afghanistan. La forza internazionale scorta i capi che attraversano le frontiere. Ha assicurato di non attaccare i capi di gruppi ribelli che lasciano i rifugi. Segreti i nomi
KABUL – Trattative segrete ad alto livello tra leader talebani ed esponenti afghani, alle quali collaborano anche esponenti della Nato, sono in corso in Afghanistan per far finire la guerra. Lo riferisce il New York Times, citando fonti militari coinvolte nelle trattative. I colloqui coinvolgono tutti i principali gruppi talebani, molti dei quali, con l’aiuto della Nato, stanno abbandonando i loro santuari in Pakistan. I colloqui, alcuni dei quali avrebbero luogo a Kabul, sono portati avanti da alcuni dei più stretti collaboratori del presidente afghano, Hamid Karzai, e da alti membri della shura di Quetta, il gruppo leader che sovrintende alle operazioni di guerra dei Talebani. Secondo il New York Times, che cita fonti militari americane e afghane, nei negoziati sono coinvolti anche i leader della rete Haqqani, considerata una delle fazioni più estremiste delle forze ribelli.
VIE DI MARE E DI TERRA PROTETTE – Sarebbero in corso colloqui insitenti e reiterati anche con membri della shura di Peshawar, i cui ribelli operano nella zona orientale dell’Afghanistan. Il quotidiano riferisce, citando fonti afghane interne alle trattative, che i leader talebani che si sono spostati in Afghanistan avrebbero lasciato i loro rifugi in Pakistan previa assicurazione che non sarebbero stati nè attaccati, nè arrestati dalle forze Nato. In almeno un caso, leader talebani del Pakistan hanno varcato la frontiera e sono stati aerotrasportati dalla Nato verso Kabul. In altri casi, le truppe Nato hanno garantito il passaggio proteggendo vie di terra per raggiungere zone in Afghanistan controllate dalle forze afghane e della Nato.