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Emergenza rifiuti, notte di scontri a Terzigno

Mezzi blindati hanno stretto d’assedio le discariche, inseguendo i dimostranti con cariche e lacrimogeni dopo che alcuni uomini avevano lanciato petardi e razzi. In mattinata riprese le proteste: i manifestanti bruciano una bandiera italiana.

 

NAPOLI – Dopo una notte di scontri a Terzigno su via Panoramica, anche giovedì mattina si è mostrata carica di tensioni, con l’allestimento e il rinforzo di blocchi stradali da parte dei manifestanti. Gli incroci della cosiddetta rotonda Panoramica sono stati chiusi con rami e masserizie. Raid vandalici di sconosciuti armati di bastone a Boscoreale, con vetrine di negozi infranti e paura tra le persone in strada. Le «mamme vulcaniche» avevano anche organizzato un corteo per le strade cittadine. Ma vediamo cosa sta accadendo.

BOSCOREALE – Momenti di forte tensione si sono vissuti a Boscoreale (Napoli), dove un gruppo di persone armate di bastoni ha distrutto le vetrine di diversi negozi del centro storico. La notizia del raid, che si inserisce nel clima difficile scaturito dall’annuncio della seconda discarica in località cava Vitiello a Terzigno, ha gettato nel panico molti genitori che sono andati a scuola a prendere i loro figli prima della fine dell’orario scolastico. Successivamente alcuni manifestanti hanno bruciato una bandiera italiana in piazza Pace. Al pennone del Comune, invece, il tricolore è stato abbassato a mezz’asta ed è stato esposto un drappo viola tra gli applausi della folla presente.

TERZIGNO – Alla rotonda panoramica che conduce alla discarica Sari di Terzigno è invece in corso una manifestazione con alcune centinaia di persone. Si tratta di studenti dell’istituto tecnico commerciale Vesevus di Boscoreale che hanno raggiunto la rotonda dopo aver effettuato un corteo per le strade del comune vesuviano. Manifestano anche le mamme vulcaniche, cioè le donne protagoniste di una serie di iniziative pacifiche contro la discarica di Terzigno. I manifestanti si trovano a pochi metri dal cordone delle forze dell’ordine preposte al presidio della strada di accesso dello sversatorio. Gli studenti stanno cantando l’inno di Mameli

MANGANELLI – Che il clima non sia dei migliori lo conferma anche il capo della polizia Antonio Manganelli: «Siccome a Terzigno si deve sversare, faremo in modo che questo sia possibile anche se dovesse costare l’uso della forza» ha detto Manganelli, rispondendo ai giornalisti a margine di un’audizione al Senato. Manganelli ha anche espresso rammarico per il fatto che «temi che altri soggetti sono chiamati a risolvere vedano il ruolo di supplenza delle forze dell’ordine. Accolgo anche il rammarico dei miei uomini che tutte le sere fanno battaglia e non sono certe nemici di chi manifesta».

NELLA NOTTE – In precedenza ci sono stati scontri durante tutta la notte tra la polizia e la popolazione di Terzigno che vuole impedire l’apertura di una nuova discarica sul suo territorio. Le forze dell’ordine hanno caricato in massa dopo l’una di notte i manifestanti contro la discarica di Terzigno, disperdendoli a manganellate e lacrimogeni. Due persone sono state fermate e poi rilasciate, almeno tre sono i contusi. La carica è arrivata dopo una giornata e una serata di fuoco, con blocchi stradali, mezzi dati alle fiamme, cariche della polizia per far passare i camion della spazzatura.

SCONTRI FINO ALL’ALBA – Il governatore Caldoro aveva deciso infatti nella serata di mercoledì l’apertura della seconda discarica nel comune vesuviano. Subito sono partiti gli attacchi alle forze dell’ordine e le cariche di reazione dei poliziotti. Una situazione di scontri che è andata avanti per tutta la notte. L’ultimo scontro all’alba. Dopo il lancio di grossi petardi da parte di un gruppo di persone e la risposta della polizia con l’utilizzo di lacrimogeni, la folla dei manifestanti ha iniziato a correre per il timore di essere raggiunta dai lanci delle forze dell’ordine che hanno reagito all’attacco. La situazione resta molto tesa. Le persone presenti sul posto lamentano bruciori agli occhi e alla gola per l’utilizzo dei lacrimogeni.

IL DOCUMENTO – «L’unica strada è il rispetto della legge e questa prevede la realizzazione della nuova discarica di Cava Vitiello, una discarica controllata e sicura in grado di garantire la massima tranquillità alle popolazioni residenti migliorando radicalmente la situazione attuale». È questo il documento approvato durante il vertice che si è svolto a Roma. Lo ha reso noto Nicola Formichella a nome dei parlamentari Pdl della Campania. «Questa è la conclusione – si legge nel documento – dell’incontro tra i parlamentari campani, il Governatore Caldoro e i presidenti delle provincie Cesaro, Cirielli e Sibilia. L’ordinanza del presidente della Regione cesserà gli effetti il prossimo 26 ottobre». «La delegazione parlamentare ha appreso – si legge ancora – con soddisfazione che nei prossimi giorni partiranno le procedure di appalto per i termovalorizzatori di Napoli Est e Salerno e dell’avanzata costruzione degli impianti di biostabilizzazione e compostaggio dei rifiuti bloccati da anni».

I CAMION SCARICANO I RIFIUTI – Dopo la notte di violenza sono 31 i camion che hanno sversato al momento i rifiuti nella discarica. Alla rotonda Panoramica in questo momento sono presenti pochi manifestanti. Gran parte degli incroci che portano alla discarica, precedentemente bloccati da barricate create dai dimostranti, sono adesso percorribili.

Redazione online

Emergenza rifiuti, notte di scontri a Terzignoultima modifica: 2010-10-21T13:04:12+02:00da
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