Lo spagnolo della Ferrari si aggiudica il primo Gran Premio sul tracciato di Yeongam e guadagna la vetta della classifica iridata. Mark Webber e Sebastian Vettel non finiscono la gara. Terzo posto per Felipe Massa.
YEONGAM (COREA) – Il sorriso smagliante di Fernando Alonso. La gioia dello spagnolo è l’ultima istantanea di una domenica di pioggia ed emozioni sul circuito di Yeongam. Eppure la gara del pilota della Rossa era iniziata tra mille preoccupazioni: «Sono le peggiori condizioni in cui abbia mai guidato» aveva comunicato via radio sotto il diluvio. Tracciato (quasi) impossibile, una lunga sospensione dopo i primissimi giri, safety car in pista a ripetizione, errori, ritiri clamorosi: un Gp con mille colpi di scena, quello che si è corso in terra sudcoreana. Alla fine, però, a festeggiare è soprattutto la Ferrari: Alonso – grazie al ritiro delle Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel, messe fuori causa da un incidente e da un guasto – taglia infatti per primo il traguardo e balza in testa al Mondiale piloti di Formula 1 con due gare rimaste in calendario. Alle sue spalle il britannico Lewis Hamilton (McLaren) e l’altro ferrarista, il brasiliano Felipe Massa. Chiude quarta la Mercedes di Michael Schumacher davanti alla Renault di Robert Kubica e alla Force India di Vitantonio Liuzzi.
La Ferrari di Alonso |
LA GARA – Alonso non sbaglia, la F10 non si rompe: la quinta vittoria dell’anno porta dunque 25 punti fondamentali che cambiano radicalmente il volto alla classifica. Mancano 2 gare alla fine della stagione e il campione di Oviedo ora guarda tutti dall’alto. Merito di una monoposto affidabile, merito di un pilota che non stecca sull’asfalto-saponetta e sotto la pioggia battente. La Corea scopre la Formula 1 in una giornata da incubo: tre giri dietro alla safety car sono sufficienti per capire che non è il caso di continuare. Il meteo non dà tregua e l’acqua non viene drenata nel modo migliore: il tracciato è un’enorme pozzanghera e Charlie Whiting, il delegato Fia, decide di sospendere lo ‘show’. I piloti aspettano con pazienza e scrutano il cielo in attesa di novità positive. Dopo quasi un’ora di attesa, alle 16.05 locali, con l’oscurità incombente, si riparte, sempre dietro la Safety. Piove comunque, ma secondo le previsioni meteo è previsto un miglioramento. Comunicazioni contrastanti via radio tra piloti e team, alcuni vorrebbero gareggiare normalmente, altri no. Dopo 17 giri la safety lascia la pista e si comincia davvero. I primo sorpassi sono della Mercedes: Schumacher passa Kubica e Rosberg Hamilton. Al 20′ giro il primo colpo di scena, particolarmente importante per il mondiale. Grave errore del leader della classifica Mark Webber. Il pilota australiano della Red Bull finisce largo sul cordolo, toccando l’erba sintetica va in testa coda e perde il controllo, quindi colpisce la vettura di Rosberg; entrambi finiscono fuori. Torna in pista la safety car per le difficoltà a rimuovere le vetture incidentate. Ancora tanta sfortuna per Jarno Trulli, fuori causa per un nuovo problema idraulico e finisce anche per tamponare Senna. Al 31′ giro Buemi tampona in pieno Glock. Safety car ancora in pista e diverse vetture corrono ai box per cambiare gomme. Inconveniente nel pit-stop di Alonso, lo spagnolo perde una posizione e viene superato da Hamilton. Dopo l’uscita della safety car, però, il britannico gli restituisce il “favore” andando lungo in frenata per il bloccaggio di una ruota, Alonso torna secondo. Al 46′ giro si chiude la gara della Red Bull: dopo Webber si ferma anche Vettel. Problema tecnico per il pilota tedesco per il cedimento del motore. Alonso va in testa alla gara seguito da Hamilton E Massa. Non c’è più storia, giornata trionfale per la Ferrari.
LA CLASSIFICA – Alonso sale così in testa al Mondiale a quota 231, con 11 punti di vantaggio sull’ex leder Mark Webber seguito da Lewis Hamilton (210 punti). Quarto l’altro pilota della Red Bull Sebastian Vettel, fermo a 206 punti. Il bottino odierno consente alla Ferrari di rimanere in corsa anche nel Mondiale costruttori. Il Cavallino, che festeggia la 215esima vittoria della propria storia, sale a 374 punti. Il team di Maranello è terzo alle spalle di Red Bull (426) e McLaren-Mercedes (399).
I COMMENTI – Alonso tiene però i piedi per terra. «Non è cambiato nulla – dice lo spagnolo. -«Sappiamo che può succedere di tutto, visti i punteggi nuovi. Se si finisce fuori in una gara, si perdono 25 punti. Qui è andata male a Mark Webber e Sebastian Vettel. Mancano ancora due gare e sarà fondamentale continuare ad andare sul podio. Sapevamo che qui sarebbe stata una gara difficile da finire. Forse è il primo Gp bagnato che riesco a vincere». «Va bene, va bene. Lo avevamo detto, dovevamo proseguire questo cammino con vittorie e podi – commenta Stefano Domenicali, team principal della Ferrari. – È un risultato di squadra arrivato in un momento difficile, ma rimaniamo concentrati, restano ancora due Gp». Anche Lewis Hamilton può essere soddisfatto per come sono andate le cose in gara. Il secondo posto con il ritiro delle due Red Bull è un risultato davvero positivo. «Ottimo risultato – dichiara il britannico della McLaren – sono felice, ho fatto qualche errore, ma le condizioni erano difficili. Alonso ha fatto molto bene. Sono contento per il campionato e per la squadra e mi auguro di ottenere un risultato ancora migliore nelle ultime due gare». Amareggiato invece Sebastian Vettel: «Lo avete visto, è saltato il motore, non potevo fare altro. Mondiale sfumato? Vedremo, mancano ancora due gare». Mark Webber si assume tutte le responsabilità del ritiro: «È stato un mio errore, non è la mia giornata. Il mio Mondiale non finisce qui».
Redazione online