I FERMI IMMAGINE DELLE TELECAMERE. Per gli inquirenti potrebbero far parte della banda che, con analoghe modalità, svaligiò un negozio in via Veneto
ROMA – Avrebbero tentato il colpo in un’altra gioielleria prima di riuscire a beffare Cartier i rapinatori che martedì 19 ottobre hanno sottratto nella boutique di via Condotti a Roma un anello da 500 mila euro. Lo rivelano gli investigatori della Polizia che ora diffondono alcuni fotogrammi relativi al «colpo» da mezzo milione: vi si vedono i due rapinatori entrare, distrarre il commesso e rubare il gioiello.
Potrebbe trattarsi degli stessi malviventi che la settimana prima avevano prima svaligiato il negozio di Capuano, in via Veneto, fuggendo con in tasca un brillante da 8 carati, valore circa 200 mila euro.
ELEGANTE E ANGLOFONO – Lo storico gioielliere della via della Dolce Vita era stato preso di mira da quella che si ritiene sia una «banda di ladri gentiluomini»: oltre ai due finti diplomatici, dai tratti somatici mediorientali che hanno rubato l’anello di diamanti da Cartier, potrebbe farne parte un uomo all’apparenza europeo, elegantemente vestito che parlava inglese, l’uomo che ha sottratto l’anello da Capuano. In entrambi i casi i ladri hanno ingannato commessi e proprietari fingendo di voler vedere un anello per un regalo, non hanno usato armi né minacciato nessuno.
LE IMMAGINI – La polizia sta vagliando i video delle telecamere di sorveglianza del negozio: la diffusione dei fermi immagine dovrebbe servire a sollecitare nuove testimonianze utili a incastrare gli autori del colpo. Attraverso le immagini i poliziotti stanno tentando di identificare i due, «professionisti» del settore.
Quattro anni fa un altro negozio di lusso, Bulgari, sempre in via Condotti, fu preso di mira da ladri. Quella volta il colpo, grossolano e affatto raffinato, fallì: con un carro attrezzi la banda tentò di sfondare la vetrina. Ma la vetrina blindata provò la sua resistenza e i due ladri fuggirono.
Redazione online